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Adm pubblica la direttiva sull'emergenza Covid-19: aggiornamenti sui DPCM di gestione emergenza Covid-19 e sull’adozione da parte di alcuni sindaci di ordinanze contingibili ed urgenti

10 Marzo 2020

In aggiornamento al comunicato pubblicato ieri sul nostro sito, contenente chiarimenti sul DPCM 8 marzo 2020, precisiamo che, a seguito dell’emanazione del DPCM 9 marzo 2020, le prescrizioni secondo cui le attività di ristorazione e bar sono consentite soltanto dalle 06.00 alle 18.00 e che i circoli privati dovranno rimanere chiusi valgono ora per tutto il territorio nazionale. Per il resto restano confermate le indicazioni di cui al punto 1) del suddetto comunicato.
Apprendiamo, inoltre, dai nostri associati che alcuni Sindaci stanno emanando ordinanze contingibili ed urgenti, al fine di contrastare l’emergenza COVID 19, sulle medesime materie già disciplinate a livello statale.
A tal proposito segnaliamo che l’art. 35 del Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9 dispone quanto segue: <<A seguito dell’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 non possono essere adottate e, ove adottate sono inefficaci, le ordinanza sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza predetta in contrasto con le misure statali>>.
Ne consegue, dato che le misure statali sono state emanate, che le ordinanze contingibili ed urgenti dei Sindaci, in materia di emergenza COVID-19, contenenti disposizioni difformi da quelle statali sono inefficaci.
Resta invece salvo il potere di ordinanza delle Regioni (art. 5, comma 4, DPCM 8 marzo 2020) le quali pertanto, per fronteggiare particolari esigenze che si manifestano all’interno del loro territorio, potranno varare norme anche più restrittive di quelle stabilite a livello statale. 

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