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AS.TRO al Comune di Empoli il 24 giugno

21 Giugno 2010

La delegazione di AS.TRO, composta dagli associati Lorenzo Verona e Riccardo Maestrelli, unitamente al direttore generale dell’associazione e al responsabile del Centro Studi AS.TRO, incontreranno l’Amministrazione di Empoli per comprendere le finalità istituzionali che il Comune si propone di perseguire e quali percorsi possano essere suggeriti affinché le politiche locali siano realizzate sul Territorio senza il mero ricorso all’ostracismo per il settore (spegnimento delle slot).

Secondo l’avv. Michele Franzoso del Centro Studi AS.TRO occorre chiarire che l’Associazione dei Gestori non si propone “sic et simpliciter” di far recedere il Comune da una decisione che alcune notizie di stampa darebbero addirittura per “già presa in modo irrevocabile”, ma di esaltare la funzione del pubblico confronto. Secondo il legale, infatti, il ruolo del dialogo istituzionale è quella di “far venir fuori” gli obiettivi che si vogliono raggiungere e la coerenza (o meno) delle soluzioni proposte per raggiungerli.
Di fonte alla proposta di chiudere le slot fino alle 15.00 per non far giocare la popolazione agli apparecchi per il gioco lecito (soluzione di cui “pare” si sappia perfettamente che non servirà a limitare la ludopatia, ma solo a far riemergere i congegni e le pratiche di gioco illegali), si illustreranno le possibilità di bonifica sociale derivanti dal controllo sulla legalità e dalle campagne informative accuratamente patrocinate.
Del resto, pensare che oggi, con l’arrivo delle VLT, si possa focalizzare nella slot un oggetto pericoloso è solo frutto di un carente monitoraggio sugli sviluppi del complesso mercato dei giochi, del quale AS.TRO dovrà farsi promotore per spiegare tanto all’Amministrazione quanto alla cittadinanza che le soluzioni più efficaci sono quelle che si fondano su percorsi partecipati e condivisi, che mettano al centro dell’azione il rispetto delle leggi e non il conflitto tra norme.

Le statistiche giudiziarie individuano nella provincia di Firenze un Territorio richiedente costante attenzionamento da parte degli organismi di controllo, non solo in riferimento al gioco, ma per tutti i contesti economici. I coprifuoco servono per qualche giorno, ma poi si trasformano in illegalità di massa, e ciò compromette qualsiasi percorso di bonifica sociale, obiettivo che non può essere disatteso da un’Amministrazione che vuole tutelare le fasce deboli.

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