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AS.TRO e la Federazione Sistema Gioco Italia: Pucci, “Cantiere aperto per crescere insieme al settore”

10 Febbraio 2012

Come annunciato nei giorni scorsi, è stata presentata ieri, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, la Federazione di filiera Sistema Gioco Italia, che riunisce e rappresenta 5.800 imprese del settore dei giochi autorizzati dallo Stato.
La nascita della Federazione è il frutto di un percorso avviato all’interno di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici con le associazioni della filiera, con l’obiettivo di elaborare strategie e proposte unitarie in particolare in merito a politiche fiscali, tutela della legalità, tutela dell’occupazione e delle risorse umane, innovazione tecnologica, comunicazione.
Nella Federazione sono confluite le associazioni AS.TRO-Assotrattenimento (organismo di rappresentanza degli operatori del gioco lecito), ACADI (Associazione Concessionari Apparecchi da Intrattenimento), ACMI (Associazione Nazionale Costruttori Macchine Intrattenimento), Federbingo (Federazione Nazionale Concessionari Bingo), Giochi&Società (Associazione di concessionarie) e a partire da ieri è entrata inoltre a far parte della Federazione anche Federippodromi, che raggruppa i principali ippodromi di galoppo e trotto italiani.
“La nascita della Federazione rappresenta il raggiungimento di un traguardo importante sotto diversi profili e il completamento di un percorso durato due anni”, ha commentato il Presidente di AS.TRO Massimiliano Pucci alla stampa: “Allo stato attuale la Federazione rappresenta gran parte delle sigle e dei concessionari che operano sul mercato italiano – ha aggiunto – ma auspico che resti un cantiere aperto, certamente capace di allargare i propri consensi – come ha fatto ora con l’ingresso della sesta sigla – ma anche in grado di camminare al passo con i tempi, di interpretare i bisogni di un settore sempre in rapida evoluzione. Come As.tro siamo chiamati a fare la nostra parte, in un confronto costante sui temi più delicati che caratterizzano il settore delle new slot”.
Il focus sul gioco pubblico
Nella stessa giornata di ieri, a margine della presentazione istituzionale della Federazione, è stata presentata anche la ricerca “Gioco ergo sum 2” realizzata dal Censis, da cui emerge una fotografia aggiornata del settore, che riunisce, come detto, 5.800 imprese, oltre 140.000 punti di vendita, un bacino occupazionale di oltre 100mila addetti (oltre 20.000 operatori direttamente impiegati nel settore e più di 80.000 all’interno dei punti vendita).
Dati che attestano la filiera del gioco e dell’intrattenimento come un vero e proprio settore industriale, caratterizzato da grande dinamicità.”
La ricerca del Censis, infatti, rivela che il settore dei giochi in Italia ha visto una progressiva crescita raggiungendo nel 2011 una raccolta stimata di 76,6 miliardi, di cui oltre 58,9 sono tornati ai giocatori sotto forma di vincite: la spesa netta del pubblico è quindi stata pari a circa 17,7 miliardi. Nello stesso anno le aziende del settore hanno registrato complessivamente ricavi lordi pari a circa il 10,9% della raccolta totale. Questa quota è a sua volta così ripartita: il 7,8% viene destinato alla remunerazione della rete (agenzie, ricevitorie, gestori slot, etc.) e il restante 3,1% alle società concessionarie. Si tratta di un settore fortemente impegnato in investimenti per lo sviluppo: circa il 50% del fatturato è destinato all’acquisto di servizi e oltre 800 milioni rappresentano i costi del personale.
Raccolta, ricavi e gettito erariale dal gioco legale
La raccolta complessiva lorda del settore si è attestata intorno ai 76,6 miliardi di euro nel 2011. Di questi, il cosiddetto “payout”, ovvero le vincite che “ritornano” ai consumatori, è stato di circa 58,9 miliardi. La raccolta netta perciò raggiunge all’incirca i 17,7 miliardi di euro, così ripartiti:

  • oltre 9 miliardi di euro allo Stato come gettito erariale;
  • circa 6 miliardi di euro alla rete commerciale (punti vendita, bar, tabacchi) e agli operatori slot
  • oltre 2 miliardi di euro alle imprese concessionarie di Stato per i diversi servizi pubblici di gioco (scommesse, apparecchi da intrattenimento, giochi numerici, online, Bingo, etc).

La produzione di apparecchi da intrattenimento
In questo contesto così dinamico e performante, è bene sottolineare il ruolo del settore degli apparecchi da intrattenimento il quale rappresenta oltre il 50 percento della raccolta complessiva del gioco lecito, che nel 2011 è stimata per oltre 40 miliardi di provenienza da new slot e vlt.
In questo segmento – rivela il Censis – operano circa 500 aziende, tra produttori di software, monitor, apparecchi di pagamento, mobili, arredi etc, con un fatturato medio complessivo di circa 2,5 miliardi di euro e un’occupazione, diretta e indiretta, di circa 10.000 addetti.
La maggioranza delle società è totalmente a capitale italiano e oltre il 50% delle aziende è in possesso di una certificazione di qualità. Oltre il 40% delle imprese citate opera sul mercato da oltre vent’anni, con una propensione elevata in ricerca e sviluppo.

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