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AS.TRO INCONTRA IL COMUNE DI MACERATA: “ORDINANZA LIMITI ORARI DANNEGGIA AZIENDE E APRE STRADA A GIOCO ILLEGALE”

6 Aprile 2018

L’ordinanza del sindaco di Macerata – che prevede dal 20 aprile lo spegnimento degli apparecchi e il divieto di esercizio delle agenzie di scommesse e delle sale da gioco nelle fasce orarie 7-10 e 15-20 – preoccupa  gli operatori del gioco lecito, che prevedono gravi difficoltà economiche per esercenti e aziende e l’apertura di nuovi spazi al gioco illegale. E’ quanto ha illustrato Paolo Gioacchini, Vicepresidente e responsabile Marche di Astro-Confindustria agli assessori del comune di Macerata Mario Iesari (Politiche del lavoro, Sicurezza e legalità) e Paola Casoni (Urbanistica e Attività produttive), in un incontro che si è svolto questa mattina.

“Gli amministratori hanno dichiarato ferma la volontà di mantenere l’ordinanza così come predisposta ma allo stesso tempo hanno chiesto all’associazione di produrre un documento che evidenzi i possibili effetti dell’ordinanza in merito alle difficoltà di continuare a fare impresa e alla sicura apertura di spazi all’offerta di gioco illegale. Il nostro auspicio è che questo documento possa essere preso seriamente in considerazione nell’incontro che l’amministrazione di Macerata organizzerà con i Comuni dell’ambito territoriale sociale 15, vale a dire i Comuni di Corridonia, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia e Urbisaglia con i quali si intende arrivare a predisporre un’ordinanza congiunta. In particolare, il provvedimento oggetto di discussione lascia praticamente meno di tre ore di attività agli esercizi commerciali che effettuano la pausa pranzo e impedisce assolutamente di proseguire l’attività alle sale gioco e alle agenzie di scommesse che dovendo chiudere nelle fasce suddette. Solo in queste ultime attività stimiamo almeno 20 persone a rischio di perdita di lavoro”  ha dichiarato Gioacchini. 

L’associazione ha inoltre espresso forti critiche ai contenuti dell’ordinanza, sottolineando il sicuro arrivo negli esercizi pubblici di un’offerta non regolare: “Abbiamo mostrato agli assessori foto e documentazione di quanto è già avvenuto in altri territori dove sono stati adottati provvedimenti sul gioco di carattere proibizionista: laddove le slot sono state espulse, sono stati installati totem telematici completamente fuori dal controllo pubblico. E’ chiaro che in questo modo non si può tutelare la salute dei giocatori, che è una delle ragioni per cui il sindaco ha emanato l’ordinanza. Qualora le nostre istanze non venissero accolte nemmeno in sede di Ambito territoriale, per tutelare le nostre aziende e i rispettivi lavoratori non ci rimarrà che impugnare l’ordinanza del Sindaco di Macerata”, ha concluso Gioacchini.

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