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AS.TRO, la svolta di Alassio (SV): “Il Comune istituisce la tassa volontaria anti-ludopatia, dagli operatori in arrivo 15mila euro”

21 Febbraio 2020

Arriva dalla Liguria, precisamente da Alassio, una svolta decisiva nei regolamenti contro la ludopatia. Nel comune in provincia di Savona, gli operatori del settore giochi si impegneranno per la creazione di uno sportello d’ascolto e di accoglienza pensato per prevenire comportamenti compulsivi e collaboreranno con l’Amministrazione per la tutela dei cittadini.

Nel regolamento approvato dal Consiglio Comunale – costruito con il confronto con As.tro, in rappresentanza dei gestori di slot machine – la novità è illustrata negli articoli 9 e 10, con i quali si istituisce il «contributo contrasto ludopatia», una tassa volontaria degli esercenti contro i comportamenti compulsivi che si sommerà al contributo messo a disposizione dallo stesso Comune.

Più in dettaglio, «i titolari di sale giochi, agenzie scommesse, sale vlt ed esercizi commerciali in cui sono installati apparecchi da gioco verseranno al Comune di Alassio un contributo annuo»; la somma in questione sarà destinata «esclusivamente ad azione di contrasto alla ludopatia».

Per il 2020, l’accordo degli operatori con il Comune prevede un contributo di 15mila euro. Il fondo dovrà finanziare «uno Sportello di Ascolto, diretto da uno psicologo specializzato, al fine di assistere le persone bisognose di supporto psicologico». Verrà inoltre messo a disposizione un numero verde per l’assistenza telefonica. Il modello elaborato per il contrasto al gioco compulsivo prevede anche corsi di formazione per gli addetti del settore gioco, «al fine di conseguire idonea certificazione».

Una crescita di professionalità che permetterà agli operatori che aderiranno al contributo di essere esentati dalle discipline sui limiti orari. Su questo fronte, il Comune ha previsto lo stop delle sale da gioco dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 di tutti i giorni; anche per gli apparecchi da gioco gli orari di sospensione saranno gli stessi. Le nuove sale da gioco e l’installazione di nuovi apparecchi saranno inoltre soggetti al “distanziometro”: per poter aprire, sarà necessaria una distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, centri giovanili, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito sanitario.

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