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AS.TRO: l'applicativo Smart è una vittoria civica ma serve di più

18 Luglio 2019

ADM, lo scorso 10 luglio, nella sede di Anci Lombardia, ha presentato agli Amministratori locali, il progetto SMART (Statistiche, Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico) dopo che lo scorso 31 maggio aveva emanato un decreto per definire, nel dettaglio, le modalità tecniche di abilitazione e di accesso dell’applicativo.

L’applicazione SMART è stata introdotta per consentire agli Enti Locali il monitoraggio e l’analisi dei dati relativi al gioco fisico, della distribuzione sul territorio dei punti di vendita e degli apparecchi da intrattenimento.

SMART sarà in grado di registrare le fasce orarie stabilite dalle normative locali e controllarne il rispetto, fornendo anche una rappresentazione cartografica su mappa degli esercizi in cui è stato rilevato un funzionamento ‘anomalo’, con un’analisi dettagliata dell’andamento di ciascuno congegno all’interno di ogni singolo esercizio.

Molti hanno apprezzato questa iniziativa, che rappresenta un’importante operazione di trasparenza per il mercato del gioco legale compiuta da Adm cui va il nostro plauso, definendola come una ‘vittoria civica’ e As.tro non può che condividere una simile posizione: conoscere è il primo passo per arrivare ad una soluzione e superare molte delle criticità che riguardano un settore delicato -e poco conosciuto- come quello del gioco.

Bene, quindi, come punto di partenza ma si deve fare molto di più, considerando il limitato ambito applicativo (ad oggi è applicabile solo sui congegni Vlt poiché collegati da remoto) e la disomogeneità che caratterizza la normativa locale in tema di orari (ogni Comune ha adottato proprie fasce orarie di funzionamento, il più delle volte disomogenee tra di loro).

Da un lato, infatti, va sottolineato che l’applicativo -non utilizzabile sulle awp- è potenzialmente estendibile alle future awpr: a questo proposito non si riesce a comprendere l’ingiustificato stallo che riguarda l’invio in UE del decreto ministeriale contenente le regole tecniche dei nuovi congegni che, grazie all’innovazione tecnologica, diventerebbero ancora più sicuri e controllabili, oltreché rispondenti a molte delle istanze avanzate dai territori.

Dall’altro, è imprescindibile porre l’accento – e superare- il quadro a macchia di leopardo che caratterizza i provvedimenti degli Enti Locali, i quali hanno totalmente disatteso le statuizioni previste dalla Conferenza Unificata, ispirate all’omogeneità delle fasce orarie sul territorio nazionale ed hanno, ognuno a proprio piacimento, disciplinato la materia.

E’ arrivato il momento che la Politica, oltre ad evidenziare sempre un impegno istituzionale nella lotta alle problematiche legate al gioco, smetta l’approccio luddista che ha manifestato fino ad oggi e sostituisca la crociata ideologica contro le aziende di gioco legale con un approccio serio e razionale, finalizzato efficacemente alla prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo, partendo, magari, da quella tanto attesa -quanto annunciata – riforma del settore che delinei un quadro normativo certo, stabile e omogeneo su tutto il territorio nazionale.

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