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ASTRO PARTECIPA AL TAVOLO CONSILIARE SULL’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO DEL COMUNE DI GENOVA

15 Marzo 2017

Il Comune di Genova ha convocato, per giovedì mattina 16 marzo 2017, a Palazzo Tursi il tavolo di confronto delle Commissioni Consiliari (Affari Istituzionali e Generali, Sviluppo Economico e Welfare) sull’applicazione del Regolamento Comunale di Genova.

Ai lavori delle Commissioni riunite sono state invitate le associazione di categoria e Assotratteniemnto2007- Sistema Gioco Italia – Confindustria sit sarà presente con la delegazione composta dagli Avv.ti Michele Franzoso e Isabella Rusciano.

Il contributo che AS.TRO apporta nelle sedi istituzionali delle interlocuzioni territoriali è da sempre incentrato sulla distinzione tra “lotta al gioco patologico” e “lotta al gioco lecito d’azzardo”. Sulla prima tutti convengono e tutti devono manifestare la quota di impegno e sacrificio concreto a cui si è disposti a concorrere; alla seconda si eccepisce che il contrasto ad una attività legale finisce per decadere nel proibizionismo, intellettualmente onesto se reso palese (benché esorbitante la competenza comunale) ma, comunque, inefficace ed equivoco se mascherato da provvedimenti mirati solo a far danni alle imprese dedite all’attività avversata.

Genova e Liguria hanno uno storico rispettivamente di 4 e 5 anni relativamente ai provvedimenti emessi in materia di gioco (rispettivamente) regolamentari e legislativi, i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti: al calo delle location di gioco lecito non è conseguito un calo della spesa di gioco agli apparecchi, cui si è aggiunta l’impennata di casi di malati di G.A.P., con preoccupante incidenza del gioco on line (verso il quale nessun provvedimento comunale può far nulla).

L’auspicio di AS.TRO è pertanto quello di riuscire a suggerire un cambio nella chiave di lettura del fenomeno su cui ci si confronterà. Se le restrizioni non hanno avuto l’esito sperato, si può provare in un “cambio” delle dinamiche di offerta di gioco, introducendo la formazione obbligatoria per tutti i venditori di gioco, incentrando l’azione istituzionale verso la prevenzione “agli eccessi”, in luogo della proibizione di ciò che – comunque- il cittadino ha diritto di poter fare.

Come la lotta all’alcolismo non può tracimare nella lotta all’alcool – lecito in quanto tale, così il fine di combattere il G.A.P. non può degenerare nella lotta al gioco lecito in quanto tale. Gli effetti delle degenerazioni non sono mai positivi, soprattutto per coloro che si vorrebbe preservare dagli eccessi, e per coloro verso i quali si vorrebbe agire, per insegnare uno stile di vita diverso e più virtuoso.

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