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Astro presente all’Assemblea Nazionale 2010 di Confindustria

28 Maggio 2010

Solo l’anno scorso sembrava impossibile: i rappresentanti del settore del gioco ed in particolare dei “gestori di slot” sono in prima fila all’evento economico-politico dell’anno, in cui Confindustria, in occasione del centenario della sua nascita, riunisce tutti gli aderenti ed i massimi vertici dello Stato per le linee di sviluppo del “sistema Italia” nei prossimi cinque anni.
Con la presenza di AS.TRO e delle altre associazioni aderenti all’Area Giochi di Confindustria s.i.t., oggi all’Auditorium Parco della musica di Roma, il settore del gioco lecito fa un passo storico nel processo di riconoscimento ufficiale della propria autorevolezza.
Da presidente di Astro devo riconoscere che la partecipazione a tale evento è fonte di grande soddisfazione per noi tutti, concretizzando la più grande rivincita contro chi, fino a ieri, pensava di relegarci ai margini della considerazione pubblica.
Nell’assemblea di oggi il Presidente Emma Marcegaglia, a nome di tutti i settori produttivi e imprese aderenti, ha posto l’attenzione sugli obbiettivi di sviluppo per il prossimo quinquennio, spronando il governo a spingere l’acceleratore sui seguenti punti:

  • infrastrutture: per cui occorre una riforma delle regole che abbia come obiettivo la realizzazione di opere di qualità con tempi e costi certi
  • energia: per investire in efficienza energetica ed insediare subito l’Agenzia definendo entro il 2010 le regole per la sicurezza e l’individuazione dei siti
  • ricerca: incentivando l’uso del credito d’imposta e concentrando risorse pubbliche su grandi progetti strategici su scala europea
  • capitale umano: dando piena autonomia alle scuole ed alle università finanziandoli in base alla qualità e non ai costi storici
  • riforma fiscale: l’obiettivo è una riduzione delle tasse su imprese e lavoratori iniziando a togliere la componente del costo del lavoro dalla base imponibile IRAP
  • giustizia: annullamento degli ostacoli normativi ed amministrativi all’attività d’impresa e riduzione dei tempi dei processi incentivando soluzioni stragiudiziali e gli arbitrati

Sulla base di tali obiettivi la federazione appoggia la manovra di «austerity» varata dal governo ma lancia un avvertimento: «mettere in ordine i conti pubblici non basta e non è neppure duraturo senza profonde riforme strutturali».
«La manovra varata dall’esecutivo – ha spiegato la Mercegaglia – contiene misure che Confindustria chiede da tempo. Perciò diamo pieno sostegno alla linea di rigore del ministro dell’Economia e approvata martedì».
«Gli interventi della Finanziaria 2011-2012 si muovono correttamente per rallentare la spesa», ha sottolineato il Presidente di Confindustria «e arginare l’evasione» fiscale che «è una piaga che va contrastata non per coprire i buchi di bilancio pubblico ma per ridurre le aliquote su chi le imposte le paga».
Chiarisce inoltre la relazione «non era più sopportabile la dinamica degli stipendi pubblici nettamente più elevata di quella dei privati, sganciata dalle logiche dell’efficienza e della responsabilità» ed inoltre «la chiusura delle finestre previdenziali è necessaria anche in ragione dell’equità tra generazioni».
“Anche la sforbiciata agli enti e ai costi della politica – ha proseguito la leader degli industriali – è sacrosanta ma è solo un buon inizio. Allo stesso modo la diminuzione del 10 per cento delle indennità dei membri del governo va bene ma resta un timido esordio e la razionalizzazione delle province con l’annuncio dell’eliminazione di 10 di esse procede nella giusta direzione ma è ancora troppo poco. Sul fronte della spesa insomma la manovra fa propri alcuni principi come tagli agli stipendi pubblici, aumenti dell’età effettiva di pensionamento, revoca delle false invalidità, tagli alla sanità ma mancano interventi strutturali per incidere sulla formazione della spesa pubblica. Si traccia il sentiero del suo ridimensionamento che però, ha ribadito, va reso strutturale perchè non è più accettabile il ritornello che la spesa pubblica è incompribile”.
Presente all’assemblea anche il primo ministro Silvio Berlusconi che rinnova alla Marcegaglia l’invito ad assumere la responsabilità del ministero dello Sviluppo.

Per scaricare la relazione completa della Presidente Emma Marcegaglia cliccare qui

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