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Audizione Area Giochi di Confindustria: la sintesi di Massimo Passamonti e Massimiliano Pucci

14 Settembre 2011

Si è svolta ieri presso la Camera dei Deputati l’audizione dell’Area Giochi di Confindustria presso la Commissione Finanze presieduta dall’onorevole Gianfranco Conte in occasione della quale è stato presentato un documento di sintesi nel quale vengono racchiusi tutti i dati relativi al comparto del gioco nella sua totalità, dal punto di vista economico e produttivo. Riportiamo nel seguito due estratti delle interviste al Presidente di AS.TRO Massmiliano Pucci e al responsabile dell’area Giochi Massimo Passamonti, realizzate dal quotidiano online Gioconews.it a margine dell’incontro, attraverso le quali si riassumono i contenuti dell’audizione.

“L’audizione ha rappresentato un momento di particolare soddisfazione per il comparto del gioco che è stato presentato e accolto in modo adeguato, mostrando l’evidenza dei dati che raccolgono l’intero comparto economico e produttivo e che non lasciano spazio ad altre fantasie, come troppo spesso avviene”. A parlare è il responsabile dell’Area Giochi di Confindustria, Massimo Passamonti (nella foto a destra), a margine dell’audizione di oggi in Commissione finanza. “L’incontro è stato anche l’occasione per presentare formalmente la neonata Federazione del gioco interna a Confindustria, con l’imminente trasformazione dell’Area Giochi che verrà annunciata entro la prima settimana di ottobre”.
“Con il documento di sintesi siamo riusciti a raccogliere l’intera realtà del gioco pubblico e ad illustrarla ai rappresentanti politici nel modo opportuno, specificando quello che significa parlare di raccolta del gioco pubblico e di quello che oggi rappresenta dal punto di vista economico e industriale, tenendo conto di tutti i soggetti che compongono la filiera e delle diverse realtà”.

“Abbiamo avuto modo di ribadire – spiega Passamonti – gli straordinari progressi che il settore ha perseguito in questi dieci anni, in termini di produttività, redditività e di emersione dal sommerso. Con l’occasione dell’incontro abbiamo però richiamato l’attenzione anche su quello che riteniamo un punto fondamentale per il futuro del comparto, ovvero la rimodulazione della tassazione. Per consolidare il mercato e pensare a ulteriori possibili sviluppi è necessario intervenire con una rimodulazione della tassazione che intendiamo proporre e suggerire attraverso una proposta concreta attualmente in fase di elaborazione in Confindustria”.

“In questi giorni si è parlato più volte di un possibile intervento al rialzo sul Prelievo erariale. Nell’audizione di oggi abbiamo affrontato, inevitabilmente, anche questo tema. Quello che ho potuto evidenziare, per quanto mi riguarda, è che un intervento di questo tipo non potrebbe essere preso che come uno scherzo, una proposta esilarante. Dovrebbe essere ormai a tutti evidente che il sistema del gioco lecito sta in piedi e realizza performance più che soddisfacenti ma è al limite della sopportazione per le aziende. Basta guardare i dati relativi alla raccolta, ma senza fermarsi al dato lordo delle giocate, andando a guardare il ritorno ai giocatori che va sommato alla quota erariale e agli altri costi fissi. Il margine di guadagno per un operatore è già al minimo”. A parlare è Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro e membro di Confindustria sit, a margine dell’audizione di oggi in Commissione Finanze. “E non dovremo mai dimenticare che l’effetto di una tassazione opprimente non può essere altro che uno scoraggiamento per l’operatore a lavorare nella legalità. E sappiamo quali rischi si corrono: basta guardare il recente scandalo di calcio scommesse dove per speculare si andava a puntare sui bookmaker illegali. Quello che dovremo fare noi è sconfiggere completamente ogni di offerta illegale e non incentivarla, come avverrebbe, seppure indirettamente, aumentando le tasse sul gioco lecito. E l’unico modo è quello di rendere competitivo e conveniente il gioco legale. Se lo Stato ha necessità di reperire risorse, lo abbiamo detto più volte e ribadito oggi, c’è ancora del lavoro da fare per recuperare dal sommerso ed è qui che andrebbero concentrati gli sforzi”.

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