Caso Black slot: istruttoria chiusa parola alle "arringhe"

L’Istruttoria sul caso black slot si chiude senza perizia e andrà a sentenza sulla base delle argomentazioni tecniche illustrate dai consulenti di parte, Procura della Repubblica da un lato e Difesa degli imputati dall’altro.
Agli inizi di luglio si apriranno le discussioni orali a mezzo delle quali P.M. e difensori rassegneranno le rispettive conclusioni.
In attesa di una sentenza che ben potrebbe arrivare prima della pausa estiva, il settore si pone alla finestra di una vertenza giudiziaria a cui si è chiesto di rivelare il responsabile di tanti danni, pur nella consapevolezza che l’esito potrebbe anche essere quello di decretare il più gigantesco sequestro di apparecchi da gioco della storia come un “effetto collaterale di uno sbaglio”.
Il gioco non ha mai avuto trattamenti di favore nelle aule, ed presumibile che la severità di giudizio la faccia da padrona anche in questo processo. Ma severità rispetto a cosa, è quello che ci si chiede, visto che il dibattimento resta fondato su tesi “di parte”, e che nessun Giudice ha mai voluto acquisire un parere “terzo” su una questione di non facile comprensione per i non addetti ai lavori.
L’abilità dei patrocinatori sarà quindi fortemente limitata da una istruttoria che ha voluto accettare come dato di fatto la inconciliabilità tra le risultanze dibattimentali e che dovrà portare ad un giudizio di credibilità di una ricostruzione a discapito delle altre.
Contesto che prelude a fasi e gradi di giudizio ulteriori a prescindere dal tipo di sentenza.