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Convenzione AAMS–SIAE per i controlli nei pubblici esercizi: un altro tassello nella lotta all’illegalità e un’altra opportunità per gli operatori di partecipare alla bonifica del mercato

4 Marzo 2010

Recentemente è stato reso noto l’accordo tra l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e la S.I.A.E., avente ad oggetto l’effettuazione di controlli e rilevazioni all’interno dei pubblici esercizi.
Dalle sintetiche note divulgate, la convenzione dovrebbe consentire di preventivare almeno 20.000 accessi presso punti di raccolta di gioco per censire le modalità di gestione dell’offerta di gioco, acquisendo dati poi messi a disposizione dell’Amministrazione, per le valutazioni di competenza.

Sarebbe ovviamente eccessivo ed erroneo considerare tale fatto come risolutivo della generale e complessiva problematica dei controlli sul rispetto della legalità, ma è evidente che tutto ciò restringe le maglie dell’attività di prevenzione deve essere accolto di buon grado.

AS.TRO già collabora, attraverso alcuni delegati territoriali, con gli Ispettorati compartimentali dell’Amministrazione, segnalando tutte le circostanze meritevoli di indagine che gli operatori di zona rinvengono, e, da oggi, anche verso la S.I.A.E. si potrà fare altrettanto, sempre nel consueto quadro di leale sinergia che dovrebbe caratterizzare ogni rapporto tra Istituzioni e mondo delle imprese.

Un dato, pertanto, si impone, all’attenzione degli operatori, sia a quelli che ritengono il ricorso all’OUT-SOURCING come circostanza di abbassamento della professionalità nei controlli dell’Amministrazione, sia a quelli che entusiasticamente ritengono che certi fenomeni saranno più facilmente debellati: il gestore, e soprattutto il gestore AS.TRO, che nella legalità vive e lavora, perché solo di quella dispone e di quella soltanto ha bisogno, ha un’occasione in più per “partecipare” al livello di efficienza dei controlli.

Se nell’ultimo decennio gli studiosi sull’”ordine pubblico” hanno inaugurato la stagione della c.d.“sicurezza partecipata”, come antidoto alla microcriminalità da strada, denunciando la “lontananza” tra cittadino e operatore di polizia (come circostanza che fa oscillare la moderne società tra bisogno di militarizzazione e rischio di anarchia), è evidente che anche un fenomeno diffuso come le centinaia di migliaia di punti di gioco non può essere controllato senza un virtuoso attivismo degli operatori sani.

AS.TRO garantirà, come sempre, il proprio apporto organizzativo a tutte le delegazioni territoriali impegnate nel dialogo istituzionale a livello locale, affinché il nuovo strumento di cui l’Amministrazione ha deciso di avvalersi, possa ottenere i migliori risultati possibili.

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