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Convertito in legge il decreto-legge su incentivi, frodi fiscali e riscossione

24 Maggio 2010

Dopo l’approvazione da parte della Camera dei deputati il 6 maggio 2010 del disegno di legge A.C. n. 3350, “Conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma dei cosiddetti ‘caroselli’ e ‘cartiere’, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori”, il Senato il 19 maggio ha accordato la fiducia al Governo, così convertendo definitivamente in legge, con modificazioni, il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 (A.S. n. 2165). Il testo approvato è quello licenziato in prima lettura, sempre con voto di fiducia, dalla Camera dei deputati.<br><span style=”font-weight: bold;”>Tra le novità approvate nella legge di conversione si segnala l’articolo <span style=”font-style: italic;”>5bis</span>, recante modifiche alla disciplina in materia di installazione di reti e di impianti di comunicazione elettronica, che introducendo un nuovo articolo al Codice delle comunicazioni elettroniche</span> (decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259), l’articolo 87-bis, adotta procedure semplificate per determinate tipologie di impianti (rete di banda larga mobile, nel caso di installazione di apparati con tecnologia UMTS), prevedendo – fermo restando il rispetto dei limiti, dei valori e degli obiettivi di cui all’articolo 8 del codice delle comunicazioni elettroniche – la sola denuncia di inizio attività.<br><span style=”font-weight: bold;”>Sulla restante parte del testo del decreto-legge n. 40 del 2010, la Federazione aveva manifestato l’esigenza di modificare le disposizioni dell’articolo 2, comma 2, relativo alle concessioni pubbliche statali. La norma presenta diversi profili di criticità, che la rendono contraria ai principi comunitari e nazionali in materia di concessioni, concorrenza e attività amministrativa anche perché incide sulla la validità dei contratti già stipulati e dei relativi atti di assenso amministrativo introducendo profili di retroattività che si presterebbero a ricorsi ed impugnative.</span><br><br>Per visualizzare la legge di conversione si rinvia al <a href=”http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=00478917&part=doc_dc&parse=no&stampa=si&toc=no”>link</a><br><br>

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