Anche i videogiochi domestici possono contenere meccanismi assimilabili a quelli dell’azzardo. Il fatto è ormai risaputo, al punto che i regolatori internazionali diversi paesi hanno avviato, ormai diversi mesi fa, un percorso mirato al riconoscimento di alcuni sistemi, come quelli delle cosiddette “lootbox” e degli “skinbet”, come strumenti di azzardo e quindi soggetti a specifica disciplina.
La Danimarca però si porta avanti, con il regolatore del gioco d’azzardo che, preoccupato del dilagare del fenomeno, ha pensato bene di avviare un progetto educativo nelle scuole rivolto a studenti e genitori. Per metterli in guardia su tutti i rischi.
