DIRETTIVO ASTRO: LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE MASSIMILIANO PUCCI
<<Esprimo grande soddisfazione per il lavoro svolto negli ultimi mesi da tutte le componenti dell’associazione nell’elaborare questo documento di posizionamento sul riordino del settore, dalla cui lettura è facile scorgere un legame tra i diversi elementi di dettaglio che compongono la nostra proposta di riforma, tenuti insieme da quel filo rosso che altro non è se non la sintesi dei principi che da sempre ispirano la linea politica di ASTRO.
È per questa ragione che rivolgo un sentito plauso all’intero Comitato Direttivo per essere riuscito ad esprimere una visione in cui risulta evidente la presa di coscienza che la tutela degli interessi imprenditoriali degli operatori del gioco non può prescindere dall’esigenza di tutela della salute degli utenti, degli interessi erariali e, soprattutto, della legalità.>> così Massimiliano Pucci, Presidente ASTRO, a margine del Direttivo dell’associazione che si è riunito quest’oggi.
<<Nel documento che è stato approvato oggi dal Direttivo emerge la non negoziabilità del principio di tutela delle filiere industriali attraverso cui, a partire dalle origini del processo di legalizzazione, si è, nel corso degli anni, articolato e consolidato l’intero sistema del gioco pubblico legale. Chi, per interessi di parte o per mancanza di visione o per entrambi i motivi, si prefigge oggi di smantellare le filiere, sembra non tenere in considerazione che si sta parlando di una rete di PMI che, nel contesto generale, da sempre rappresentano l’asse portante del sistema economico italiano e grazie alle quali il nostro Paese ha conosciuto i tempi migliori. In questa ottica, occorre che la classe politica, forte di questa consapevolezza, svolga un’analisi approfondita sull’opportunità di salvaguardare l’offerta di gioco legale anche all’interno degli esercizi generalisti che noi reputiamo necessaria, non soltanto perché è coerente con l’obiettivo di salvaguardia delle PMI ma anche, e soprattutto, perché lo smantellamento di questo canale d’offerta del gioco legale lascerebbe ampie fette di territorio e di mercato nella disponibilità dell’offerta illegale>> continua Pucci.
Sul tema del riordino il Presidente ASTRO afferma che <<nella fase di elaborazione dei decreti attuativi reputiamo necessaria l’apertura di un tavolo tecnico in cui siano chiamati a partecipare tutti i soggetti che, pur partendo da posizioni e ruoli diversi, devono avere voce in capitolo per assicurare che il processo di riordino si consolidi attraverso una equilibrata contemperazione dei diversi interessi coinvolti: tutela della salute, della legalità, degli interessi erariali e del sistema economico che ruota attorno al settore. Penso agli enti locali, alle associazioni del terzo settore, alle istituzioni sanitarie, agli organi di Pubblica Sicurezza ma anche alle stesse associazioni di rappresentanza degli imprenditori del settore. Infatti, la logica, perseguita in questi ultimi anni, di riformare il settore del gioco a dispetto delle imprese che lo compongono ha dimostrato di produrre conseguenze disastrose generate proprio dalla contraddittoria illusione di poter far convivere un sistema concessorio, fondato sul coinvolgimento delle imprese private, con politiche finalizzate a deprimere la sostenibilità economica delle stesse imprese a cui lo Stato, direttamente o indirettamente, ha affidato la gestione dell’offerta>>.
<<Sempre nella logica della valorizzazione e della salvaguardia delle PMI Italiane, ASTRO si sta adoperando per la creazione del primo distretto industriale del gioco. Va infatti ripreso quel proposito ideale basato sul concetto di impresa come parte integrante di un territorio e di una comunità, che, anni addietro, ha generato esempi di alta eccellenza imprenditoriale italiana. Anche nella piena condivisione interna di questo ambizioso progetto, la base imprenditoriale che compone la nostra associazione ha nuovamente dimostrato la propria consapevolezza di dover sempre più sentirsi parte del “sistema paese” e, al contempo, di dover fare quanto necessario per dimostrare di avere i titoli reputazionali per essere riconosciuta come tale>>, conclude il Presidente ASTRO.