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Emergenza Covid, Pucci a Marini: "Camminare 'insieme' sarà il viatico per superare le difficoltà"

5 Maggio 2020

Admiral Gaming Network del gruppo Novomatic ha aderito alla campagna lanciata da As.Tro, a sostegno della raccolta fondi “Tutti insieme verso il vaccino”: un importante segnale di unione che va oltre l’emergenza del momento e che emerge dalla corrispondenza intercorsa tra Massimiliano Pucci, Presidente As.Tro e Matteo Marini, chief executive officer di Admiral Gaming Network del gruppo Novomatic.
“Caro Massimiliano,
con molto piacere il Concessionario ADMIRAL Gaming Network del gruppo Novomatic ha voluto aderire alla campagna lanciata da As.Tro. a sostegno della raccolta fondi per la ricerca del vaccino contro il Covid-19 che l’istituto romano Lazzaro Spallanzani sta conducendo ormai da diversi mesi.
(…) Crediamo che, al di là della cifra possa essere apprezzato il fatto di aver aderito ad una iniziativa lanciata dalla principale associazione dei gestori in una logica di filiera del gioco integrata.
“Insieme per il vaccino” è un motto che da oggi il AGN intende promuovere attraverso la comunicazione esterna e i propri canali web e social. Ti chiedo dunque, se ritieni opportuno un percorso coordinato con As.Tro. in tal senso.
Mi auguro, infatti, che da ora in poi il termine “insieme” non si riferisca solo a un’iniziativa per questo periodo emergenziale ma che possa costituire la cifra dei rapporti di filiera tra concessionari e gestori.
(…)
In attesa di un cortese riscontro, ti invio un caro saluto,
Matteo Marini
Chief Executive Officer Admiral Gaming Network S.R.L. del gruppo Novomatic”
*****
“Caro Matteo,
ringrazio te ed il Gruppo Novomatic-Admiral per il contributo alla nostra iniziativa “Tutti insieme per il Vaccino” promossa da ASTRO per finanziare la ricerca per il vaccino anti Covid19, avviata dall’Istituto Lazzaro Spallanzani.
La vostra partecipazione rappresenta un segnale la cui rilevanza va ben oltre la pur importante entità del contributo economico versato: ci indica la strada che la collettività, in tutte le sue componenti, dovrà necessariamente intraprendere per uscire da un’emergenza che non terminerà con la fine dell’epidemia.
Per quanto gli Stati potranno lenire, attraverso misure di sostegno economico, le ferite inferte all’economia e alla società dal fenomeno pandemico, la comunità sarà infatti costretta a rivedere, per sempre, il modello socio-economico che fin qui ci ha accompagnato.
I temi sono tanti e complessi, ma, per ciò che riguarda il mondo imprenditoriale, il nuovo modello non potrà che partire da un processo di “umanizzazione” che trasformi le imprese, da semplici attori economici e finanziari, avulsi dalle dinamiche sociali, a veri attori del cambiamento, dentro la comunità e per la comunità.
Mi vengono in mente quei grandi “capitani d’industria” che, a partire dall’immediato dopoguerra, resero possibile la ricostruzione e la rinascita di un paese dilaniato dalle bombe e dalla miseria.
Penso a Camillo ed Adriano Olivetti, alle tante idee di cui furono pionieri con riguardo al ruolo dell’impresa nella società, come ad esempio alla loro concezione di “città” che misero in pratica contribuendo all’elaborazione dello sviluppo urbanistico di Ivrea, improntato all’idea di una relazione osmotica tra impresa e società, dove la prima doveva porsi al servizio della seconda.
Hai utilizzato l’avverbio “insieme”: l’esatto contrario di quell’ “io” che, spesso, pervade il nostro settore e che Gadda definiva come “il pidocchio del pensiero”.
“Insieme” è nel DNA di ASTRO, la cui mission è stata sempre improntata all’idea del superamento della dicotomia gestore/concessionario.
Ricordo quando, insieme, trovammo quell’accordo che avrebbe consentito al settore di superare il trauma dei 500 milioni imposti al settore dalla legge di stabilità del 2015. Qualcuno lo fece tramontare ma non riuscì ad affossare il nostro comune convincimento che soltanto l’unità di intenti e di obiettivi potesse aiutare il settore ad affrontare le sue periodiche difficoltà.
Nonostante il fallimento di quell’accordo, ASTRO diede precisa indicazione ai propri iscritti (che la recepirono in toto) di pagare gli importi dovuti ed ancora oggi la nostra associazione fa dei principi di fedeltà fiscale, legalità e azione nei territori, i tratti distintivi della propria azione.
Sono queste riflessioni che mi portano ad accogliere con entusiasmo e speranza il tuo invito.
Camminare insieme sarà il miglior viatico per superare le difficoltà che resteranno anche dopo la fine dell’emergenza.
Una battaglia che il settore potrà affrontare soltanto ripensando, con il contributo comune di tutti gli attori della filiera, un nuovo modello di offerta, capace di coniugare, meglio di ora, le imprescindibili esigenze imprenditoriali con quelle di una società matura che reclama salute e sicurezza.
Con affetto e stima
Massimiliano Pucci”

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