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Focus Italia: gli effetti del divieto di pubblicità sul gioco

10 Febbraio 2020

Londra – “Il mercato italiano è ancora un grandissimo laboratorio che è in continua evoluzione e si sta modificando negli anni. È sempre visto come una delle migliori pratiche anche per come il prodotto si è evoluto negli ultimi 10-15 anni. Inoltre, è il secondo mercato più importante in Europa. Molti legislatori continuano a seguire l’esempio italiano in termini di normativa anche applicando alcune soluzioni legislative che possono essere state di successo”.
Ad evidenziarlo è Ludovico Calvi, presidente di Glms – Global lottery monitoring system nel corso del focus sul mercato italiano del gioco alla luce dei recenti cambiamenti normativi, organizzato da Gioco News all’interno della cornice del Wrb – World Regulatory Briefing, ospitato dal ciclo di conferenze Ice Vox della fiera Ice London 2020, oggi 4 febbraio.

“È chiaro che quello che è successo col decreto Dignità ha lasciato molta perplessità anche perché inevitabilmente non si è compreso quali potessero essere state le esigenze di dover azzerare qualsiasi forma di comunicazione al consumatore e non solo advertising e marketing”, rimarca Calvi.
“Adesso è impossibile proteggere il consumatore che non sa come distinguere un operatore legale o illegale. Mi aspetto dal 2020 un anno che sia di bilancio, un’opportunità per comprendere se queste leggi hanno funzionato o meno. Anche perché la norma è entrata effettivamente in vigore dopo la prima metà del 2019. Per questo va guardato molto da vicino il mercato illegale. Sembra che il trend sia cambiato, purtroppo a causa del dl Dignità, e possiamo testimoniare una rinascita del gambling illecito. Domanda e offerta saranno sempre sul mercato ma se ci sono queste problematiche c’è il rischio che si vada nella direzione sbagliata. Una cosa è certa: ci stanno guardando tantissimi regolatori, anche gli Stati Uniti, sempre come migliore pratica e vorrebbero che questa rimanesse tale”, conclude il presidente di Glms.
DI fronte a questo cambiamento “forzato”, tuttavia, il mercato si riorganizza e trova nuovi equilibri. Anche grazie alla strategia multincanale, come spiega Marco Castaldo, amministratore delegato di Microgame, nel suo intervento. “Gli operatori terrestri colpiti in maniera restrittiva dal Governo con le disposizioni del decreto Dignità che vietano la pubblicità del gioco, si sono convinti a investire più sul digital marketing e stanno utilizzando sempre di più le reti a terra per sviluppare la clientela. Questa tendenza dell’omnichannel è la parte più importante da seguire e da sfruttare in considerazione della situazione del momento”.
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