Il primo obiettivo del Comitato di Presidenza: “Trovare” una slot che funzioni e che circoli con una vera “garanzia”
Come annunciato dalle pagine WEB del sito associativo, AS.TRO si è dotata di un comitato di Presidenza formato da Gestori (Paolo Gioacchini, Massimiliano Orlandini, Andrea Bonizzoni, Alberto Diasparra, Riccardo Maestrelli, Vincenzo Sorrentino, Moreno Gomarasca, Lorenzo Verona) al quale saranno devolute sensibili competenze operative e importanti funzioni di indirizzo politico dell’azione della rappresentanza di categoria.
Il primo “passo” che l’organismo intende approntare è la propria marcata caratterizzazione come entità che si proponga di introdurre alcuni elementi di “normalità” e “buon senso” nel mercato del gioco a mezzo di apparecchi AWP.
Il Comitato di Presidenza nasce in seno ad un Direttivo che già rappresenta decine di migliaia di awp in esercizio, ovvero congegni comprati, pagati, installati e “tribolatamente” gestiti nel corso di un’era
Uno dei corto-circuiti logici del nostro settore è infatti rappresentato da una grande inversione di verità: nonostante il gestore “sembra” che faccia il mercato, determinando la domanda di prodotti, in realtà è opinione comune che il gestore “subisca” il mercato, a causa della istantanea obsolescenza commerciale a cui certi titoli di gioco sono sottoposti, unitamente alla impossibilità di pretendere una reale garanzia di funzionamento sugli apparecchi e relative schede.
Per passare dalla “filosofia” ai fatti, e senza entrare in polemiche che non si addicono allo stile AS.TRO, il Comitato di Presidenza sollecita una riflessione sul seguente punto: un produttore che dovesse distinguersi dall’attuale scenario, proponendosi come fornitore di merce di cui accetta di rispondere in prima persona (sia sotto il profilo del buon funzionamento complessivo, sia sotto il profilo della corrispondenza della merce ai requisiti di idoneità all’uso) troverebbe un mercato disposto a “tenerlo in vita” e a premiarne la sua sfida basata sulla qualità ?.
Attualmente no, ed è per questo che il gestore continua a spendere troppi denari per prodotti che spesso non valgono il prezzo pagato, quando non creano addirittura perdite di esercizio.
Il primo passo “politico” studiato dal Comitato di Presidenza sarà quindi quello di ideare (e pubblicare sul sito) un contratto “tipo” di fornitura che il gestore potrà (e sarà sollecitato a) sottoporre al suo fornitore, verificando in tempo reale chi offre garanzie sul prodotto e chi no.
Senza entrare in polemiche, si esorteranno gli attori del mercato a riprendersi ciò che è loro, ovvero la padronanza commerciale della domanda.
E’ chiaro che un’idea del genere non può essere stata pensata senza un preventivo sondaggio presso industrie già rivelatesi disposte ad affrontare questa sfida, ovviamente confortate dalla “fetta di mercato” rappresentativa del desiderio di affermazione di tale novità sullo scenario commerciale.
Ovviamente, questa proposta, proprio perché tendente a una normalizzazione del mercato, e non all’introduzione di una forzatura, costituirà una base di confronto politico, dapprima con i costruttori del tavolo tecnico di AS.TRO, ma sin dall’inizio aperta a tutti i tavoli tecnici delle altre associazioni disposti a condividere l’idea che la “certificazione di qualità” sia soprattutto “assunzione di responsabilità”.
Le uniche rivoluzioni che “sconvolgono” il mercato, mantenendone intatti i caratteri di aderenza alle leggi economiche e ai precetti giuridici, sono quelle di ispirazione culturale provenienti dagli operatori stessi del mercato.
Il Comitato di Presidenza di AS.TRO si muoverà su questo solco, dando fiducia a chi crede nel gestore come entità da salvaguardare e osteggiando chi vede nel gestore una mera occasione per perseverare in una politica basata sullo sfruttamento delle sue lacune in termini di domanda organizzata e consapevole di prodotti leciti e garantiti.
