La filiera della gestione degli apparecchi: FISCO E REGOLE DEL GIOCO I DATI DI AS.TRO SUL COMPARTO AWP – PARTE I
La tabella che segue riassume il rapporto tra volume di gioco e aspettative di ricavo della filiera, prendendo a parametro un ciclo di partite caratterizzante un software di gioco tra i più diffusi sul mercato.
Tab. 1
COIN IN 100% |
PREU 12,6% |
AAMS 0.8% |
COIN OUT 75,1% (1) |
PUNTO 6% |
GESTORE 5% |
RETE 0,5 |
20.000€ | 2.520€ | 160€ | 15.020 | 1.200€ | 1.000€ | 100€ |
La esemplificazione grafica evidenzia che:
– l’assoggettamento a PREU del COIN IN (o introdotto) trasforma la percentuale minima di retrocessione, prevista dall’articolo 110 TULPS, nella massima percentuale di montepremio che l’esercizio del congegno, collocato in un regime di impresa, può permettersi;
– i ricavi lordi della gestione sono estremamente limitati, con ciò presupponendo che una azienda che non totalizza ingenti volumi di raccolta dalle proprie AWP è destinata a registrare perdite di esercizio sensibili, in considerazione degli elevati costi e della frequenza delle perdite.
La tabella che segue evidenzia le “aspettative” di ricavo lordo annuo di una impresa di gestione
Tab. 2
Raccolta di gioco AWP anno 2009 | Numero AWP 2009 (valore indicativo) |
COIN – IN MEDIO AWP (introdotto) | Ricavo lordo di gestione (5%) | Monte – compenso per tutta la categoria dei gestori (media 5% del COIN – IN) |
25. 573 milioni € | 280.000 | 91.332€ annui | € 4566 annui | 1.279 milioni |
250 € giornalieri |
il costo del personale
Tab. 3
Rapporto slot /punti vendita | Rapporto slot /addetti necessari | Busta paga lorda /addetto Incidenza costo lavoro |
280.000 awp /100.000 punti | 40 awp / 1 addetto (2) 14 punti affidati alla gestione di un addetto |
€ 40.000 addetto singolo €. 280 milioni- costo lavoro |
2,8 slot /punto | 7.000 addetti necessari | €. 1.279 / 280 = incidenza del costo del lavoro pari al 22 % del fatturato della categoria. |
Il costo del solo personale “addetto alla raccolta” incide in misura rilevante sui ricavi (22%), in ragione del fatto che tale maestranza è sottoposta al rischio “rapine”, oltre a costituire la “rappresentanza commerciale di prossimità” dell’azienda di gestione nel punto fidelizzato. Il compenso di 20.000 € netti annui è pertanto il salario minimale che si può corrispondere a fronte di prestazioni “oggettivamente” vitali per la sussistenza aziendale e la difficoltà di reperimento di personale attesta la complessità della preparazione professionale richiesta agli addetti, la quale deve spaziare da capacità di natura tecnica di intervento sui congegni ad attitudini di carattere commerciale, a prudenza e precisione nel trasporto di denaro.
A ciò si aggiunge il personale “ordinario” addetto alla gestione amministrativa dell’azienda.
Investimenti in beni strumentali /immobilizzazioni
La tabella che segue illustra l’ammontare gli investimenti e delle immobilizzazioni di capitali che una azienda di gestione affronta per l’allestimento di una offerta (minimale) di gioco lecito in un esercizio pubblico: nr. 2 apparecchi da gioco, nr. 1 cambiamonete
Tab. 4
Costo unitario AWP- Immobilizzazione monete per singolo congegno – | Costo unitario cambiamonete – Immobilizzazione monete per singolo congegno | Aspettativa raccolta complessiva di gioco giornaliera /mensile | Aspettativa di compenso lordo di gestione giornaliera /mensile |
Rapporto investimento / mesi di esercizio. |
€ 2.500 + iva | € 2000 + iva | € 500 | €. 25 | 9.800 /750 |
€ 800 | € 2000 | € 15.000 | €. 750 | 13,06 |
L’ammontare degli investimenti e delle immobilizzazioni (di capitale) equivalgono a 13,6 mesi di esercizio dei congegni in regime ottimale. Ovviamente, a tutto ciò si sommano altri costi ordinari /straordinari che non sempre rendono possibile pianificare un piano di rientro degli investimenti effettuati in tempi così rapidi.
Non esistono, infatti, software moderni che riescano a coniugare nel 75% la percentuale di pagamento “minima” e allo stesso tempo “massima”.
(2) I dati estrapolati dai questionari inviati alle imprese di gestione attestano che il livello di personale è stato oggetto di un serio percorso di modernizzazione dei processi aziendali, all’interno dei quali il massiccio ricorso alla tecnologia ha consentito di abbattere l’originario rapporto di 20 awp/ 1 addetto, all’attuale rapporto di 40 / 1 , determinando due ordini di fattori molto rilevanti dal punto di vista della “sociologia di impresa”: calano gli addetti tecnici perché soluzioni informatiche e migliorie del comparto prodottivo consentono di ottimizzare l’accesso al pubblico esercizio per alcune tipologie di operazioni, ma aumenta la necessità di personale “amministrativo e di assistenza a distanza dell’utenza”.