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La rappresentanza dei gestori del sud è una realtà

15 Luglio 2011

Con la riunione del 13 luglio ultimo scorso si è consumato un evento che per il sud costituisce una vera e propria novità. Per la prima volta si è avverato un naturale e appassionato coinvolgimento di aziende meridionali impegnate nel gioco lecito attorno ad un progetto di rappresentanza studiato ed allestito per il sud, ovvero dedicato a fornire una precisa identità a un territorio troppo spesso “snobbato” dalle tradizionali strutture associative.

Capire perché il sud è stato trascurato ha portato a comprendere la strada per rivalutarlo e rilanciarlo, anche se un pizzico di orgoglio ha giocato un imprescindibile e positivo ausilio, in fondo anche nelle regioni di Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Sicilia, Calabria si registrano valori aziendali di tutto rispetto, fatti di volume di gioco, apparecchi installati, ma soprattutto personale laureato, organizzazioni imprenditoriali moderne ed efficienti totalmente asservite al dogma della liceità del gioco che propongono al pubblico, e alla correttezza dei rapporti con i partner istituzionali.
Il sud è stato trascurato perché ritenuto difficile da raggiungere, difficile da comprendere nelle sue dinamiche soggettive, erroneamente valutato come soggiogato dal contesto di illegalità a cui l’opinione degli stolti lo ritiene avvolto. Il sud, in parole povere, è stato vittima dell’ignoranza, della diffidenza, ed è per questo che alcune sue realtà aziendali (complessivamente molto numerose se parliamo solo del comparto gioco), hanno progressivamente e costantemente reagito imponendosi quel rigore e quella efficienza che oggi, non solo, non hanno nulla da invidiare alle aziende delle nord, ma che si propongono come realtà di assoluto valore nazionale.
Se non ci fosse stata Assotrattenimento2007-AS.TRO, si sarebbe creata una associazione del sud, ma è giusto riconoscere all’unica Associazione di gestori in Confindustria, il merito di aver fatto proprie le ragioni di questo orgoglio meridionale, mettendo a disposizione di un progetto partito dal basso, tutto l’appoggio dell’intera struttura associativa. La condizione che As.tro pone per “allargare” la sua famiglia, è il rispetto della legalità e l’impegno a lavorare per il progetto comune di una rappresentanza che distingue tra “settore” e “iscritti”, il primo da tutelare, i secondi da assistere e affiancare.
Non è escluso che il livello raggiunto dalle aziende del sud sia anche merito dei “giovani”, ovvero delle seconde generazioni (figli di operatori e addetti aziendali), e ciò rende ancora più importante il ruolo degli amici e colleghi Osvaldo Dell’Anna e Monica Tarantino fautori e promotori proprio di un percorso di coinvolgimento della seconda generazione di gestori nell’impegno associativo come fondamentale momento di accrescimento intellettuale e professionale dell’operatore.
Oggi esiste AS.TRO – SUD, che non è una filiale commerciale, ma è un marchio forgiato sulla fiducia e la reciproca stima, sulle cui fondamenta di è costruito un progetto per rilanciare il sud e non per comandarlo. Non c’è politica di rappresentanza che possa essere proficuamente messa in campo se non si sa fare la politica vera, e in AS.TRO si fa proprio questa politica.
AS.TRO – SUD ha una propria sede, una propria struttura organizzativa e di consulenza che si rapporta con lo staff dell’associazione, che peraltro è a dir poco stimabile e apprezzabile, e si propone di rappresentare il gioco del  “sud”, e non il “sud del gioco”.

AS.TRO è venuta al sud per conoscerlo, e per farsi conoscere al sud.
Ad accoglierla si sono presentate aziende serie ed organizzate che hanno capito che la corretta collocazione politica per chi fa del gioco una impresa seria è proprio quella associazione di gestori che fa parte del più ampio contesto di Confindustria, e che si propone di far diventare i gestori degli industriali.
La riunione di mercoledì è stato un momento di grande emozione, di grande partecipazione, ma soprattutto di soddisfazione e entusiasmo, e le decine di telefonate che quotidianamente giungono a me a agli amici che con me hanno allestito il progetto, lo testimoniano.
Per questo motivo, ai colleghi e amici che non hanno potuto raggiungere l’assemblea, ad essa partecipando solo con messaggi di sostegno e interesse, assicuro che entro breve tempo saranno organizzati incontri in MOLISE, CALABRIA, SICILIA.
Il progetto c’è e non si ferma più, e grazie ad AS.TRO raggiungerà il suo obiettivo. 

 

(Nella foto, il Presidente di AS.TRO Massimiliano Pucci insieme all’autore dell’articolo, Gabriele De Carlo, durante la riunione del 13 luglio)

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