L’aggiornata panoramica apparecchi da gioco non rivela alcun cambiamento di scenario
A seguito della pubblicazione, sul sito AAMS, della aggiornata panoramica degli apparecchi da gioco a premio installati, non emergono dati in grado di mutare il pre-vigente scenario.
La criticità “oggettiva” attinente la problematica allocazione di ulteriori 12.000 VLT su un Territorio “apparentemente” non più recettivo di ulteriore (e massiccia) offerta di gioco è infatti una evidenza industriale risalente nel tempo.
L’attuale clima di “caccia alla sala” che connota il quotidiano operare delle Amministrazioni Locali, rende poi oltremodo complesso l’allestimento di una location dedicata in contesti urbani, benché le richieste di omologazioni di ambienti che gli Ispettorati compartimentali sono in corso di evadere siano ancora moltissime, al pari delle istanze di rilascio di licenze da parte delle Questure.
Il dato veramente selettivo, quindi, attiene alla de-industrializzazione del Paese, derivante dall’assenza di credito bancario alle imprese, da cui deriva – anche nel gioco lecito – un processo di rallentamento complessivo e globale, in cui si innesta altresì il profilo del “contingentato indebitamento” a cui i Concessionari debbono soggiacere per ragioni di carattere giuridico-amministrativo, (con tutte le conseguenze di “slittamento temporale” che si ripercuotono sulle agende degli investimenti).
Il vero dato su cui tutti dovrebbero riflettere è la obsolescenza intrinseca della raccolta di gioco come parametro di valutazione della salute del sistema, inidonea a esprimere tanto la performance erariale quanto la tenuta industriale dei servizi di gioco lecito.
Per capire come curare un malato (e il gioco lecito non gode di salute ottimale) bisogna innanzitutto sapergli misurare la temperatura e i valori vitali. Oggi il dato della raccolta non rivela lo stato di salute del sistema, e serve solo per paventare strumentalmente la propensione degli italiani a sfidare la sorte.
L’avvio di un percorso di risanamento strutturale, che, le imprese, i Territori, e persino l’Erario invocano, passa quindi attraverso la reale conta delle pulsazioni del comparto, ovvero le “rese” effettive degli apparecchi da gioco e delle altre forme di servizio.
