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Legalità e sicurezza del gioco come tutela dell’utente: la relazione del Presidente di AS.TRO al Dibattito di Bastia Umbra

20 Dicembre 2010

1. IL GIOCO LECITO: NASCITA E “MISSION” (COSA C’ERA PRIMA DEL GIOCO LECITO).

Il gioco lecito si affaccia su uno scenario caratterizzato da 700.000 videopoker gestiti da privati in regime di semi clandestinità fiscale sino a tutto il 2002.

L’attuale situazione, di contro, è caratterizzata da 347.000 apparecchi awp omologati, certificati e collegati alla rete telematica di gestione di AAMS, gestiti da 10 Pubblici Concessionari, ciascuno con i relativi partner per la conduzione – manutenzione “a terra” dei congegni.

Perché nasce il gioco lecito? : per distruggere quei segmenti di criminalità che si erano insinuati, tra le aziende sane, nel circuito dei pubblici esercizi e in un contesto di creazione di illecita ricchezza che collocava l’Italia all’ultimo posto del mondo nell’ambito della disciplina del fenomeno. Oggi l’AAMS è la meta di studio di mezzo mondo, in quanto

  • nessuno altra Nazione è riuscita ad allestire un paragonabile sistema di gestione telematica,

  • nessun altra Nazione si è dotato di un sistema normativo in cui esiste compatibilità tra il monopolio pubblico per il controllo del gioco e delle scommesse e la normativa comunitaria sulla libera circolazione dei servizi.

Il gioco lecito, pertanto, ha una mission istituzionale, e non meramente imprenditoriale, in quanto si è affermato un sistema pubblico che

  • presiede alla GENESI delle offerte di gioco, alla loro DISCIPLINA, alla loro OMOLOGAZIONE sotto il profilo distributivo e costruttivo, alla loro sottoposizione a CONTROLLO.

  • Contingenta le offerte di gioco:

  • si prefigura lo scopo di azzerare l’offerta di gioco illegale e non controllata per sostituirsi ad essa;

  • seleziona gli operatori tramite gli strumenti della concessione rilasciata con bando a evidenza pubblica, e dell’albo dei soggetti autorizzati a collaborare con i concessionari,

  • concepisce l’impresa come momento esecutivo di un progetto totalmente elaborato a livello istituzionale.

Come tutti i sistemi si affina “cammin facendo”, e acquisisce nel tempo una sua autonoma capacità a recepire sensibilità progressive, e come vedremo il gioco sicuro e responsabile è diventata – con l’introduzione della legge di stabilità – una “sensibilità centrale” del sistema.

La mission è quindi stata aggiornata, non più solo gioco lecito e controllato, ma anche gioco sicuro e responsabile.

  1. IL PROBLEMA DELL’IMPATTO SOCIALE DEL GIOCO: NECESSITÀ DI APPROCCIO SCIENTIFICO. VEDIAMO I DATI CHE CI SONO E QUELLI CHE NON CI SONO

L’istituto superiore di sanità pubblica nel 2007 le sue valutazioni sull’impatto del gioco d’azzardo (e quindi sommando il gioco legale e quello illegale, e valutando il dato in sé della spesa per gioco), concludendo il suo rapporto con un censimento di circa 20 milioni di giocatori, così classificati:

Si osserva che per l’80% dei soggetti si può dire che ci sia assenza di rischio, al 14,5% risulta associato un rischio minimo, mentre per una piccola quota si rileva la presenza di un rischio moderato–gioco problematico (4,7%) o di gioco, patologico (0,6%) (Grafico 11.34, pagina 240 della relazione).

I successivi rapporti nel 2008 e 2009 non trattano più l’aspetto del gioco come fattore di dipendenza, e ci troviamo al cospetto di un vuoto scientifico e statistico che deve essere colmato per garantire SETTORE – ISTITUZIONI – AMMINISTRAZIONI di monitorare il fenomeno con logica “ di sistema”, e con protocolli amministrativi e sanitari asseverati, che tutelino l’utenza dagli improvvisati “gruppi di sostegno”, garantendo a tutti i cittadini un pari ed efficace trattamento.

Questo vuoto può e deve essere colmato dalla collaborazione tra strutture locali e industria, perché l’industria del gioco lecito si regge solo se i requisiti della sicurezza e responsabilità risultano idoneamente perseguiti.

Si da per scontato che se i Comuni sono in stato di allarme per i fenomeni di gioco problematico, ciò deve portare ad un coinvolgimento “del sistema”, ma cosa dicono gli studi accreditati a livello internazionale su detto fenomeno ? Tutti suggeriscono prudenza nelle conclusioni, e valutazione di tre elementi:

  • Il gioco possiede una attitudine – addiction, cioè una attitudine a provocare un piacere al soggetto (e quindi una reazione endocrina a cui l’organismo può abituarsi), e quindi è dovere delle modalità distributive del gioco monitorare i fattori di incentivazione dell’addiction, incentivando il richiamo delle capacità intellettive e di auto-controllo del soggetto;

  • La ludopatia è uno stato patologico del soggetto che sino ad ora viene censito congiuntamente a preesistenti aspetti problematici /carenze della persona;

  • Non esiste un protocollo di cura sanitaria specifico per la ludopatia (accreditato e accettato dagli organismi sanitari istituzionali), proprio perché l’eventuale trattamento medico-farmacologico si incentra – statisticamente – sul problema “a monte” che ha generato un approccio problematico al gioco.

Il c.d. appoggio psicologico ai ludopatici, che ha conosciuto una grande espansione a livello di associazioni no profit (gestite senza accreditamento istituzionale), non è quindi una forma di intervento medico riconosciuta, benché a volte sia l’unica forma di “ascolto” che un territorio (soprattutto se degradato e male amministrato), offre al cittadino, al quale va garantito ben altro (ecco un altro motivo che suggerisce la prevenzione di certi fenomeni, a livello di sistema, in sinergia con l’industria).

  1. PERCHÉ È IMPORTANTE DISTINGUERE TRA GIOCO LECITO E GIOCO ILLECITO.

  • Il gioco illecito, oltre a fomentare organizzazioni criminali, ha una struttura fisiologica che porta alla “rapina” delle risorse del soggetto che malauguratamente ci cade dentro.

  • Il gioco illecito “vive alla giornata”, e si basa su soluzioni tecnologiche a basso costo, per ottimizzare i profitti: non ha la necessità di fidelizzare la clientela verso un brent, ma solo a insinuare una aspettativa di “recupero delle perdite”.

  • Il Gioco Lecito ha modesta resa in termini di ricavi aziendali, e il successo imprenditoriale degli operatori è obiettivo di lungo periodo: nel gioco illegale si cerca di drenare ovunque e comunque ogni risorsa circolante, in quanto “domani” ci si presenterà con altre spoglie.

  • Il Gioco Lecito contempera “a monte” una quota obbligatoria dei montepremi a titolo di premio: il gioco illegale usa la promessa di premio come fattore di addiction (aspettativa di rientrare dalle perdite).

  • Il Gioco Illecito, quindi, è per natura, un gioco NO-LIMITS.

      • Il gioco lecito è per NATURA un GIOCO FULL LIMITS, vediamo gli esempi:

      • AWP:

    *) costo massima partita (1€), massima introduzione di denaro nel congegno (2€), premio massimo per
    singola partita (100€).

    *) durata minima della partita

    *) percentuale minima garantita per legge di effettiva retrocessione in premio (75% dell’introdotto sul ciclo)

    *) Limiti di TEMPO e DENARO pre-impostabili dal giocatore, a seguito dei quali compare il messaggio di allerta di superamento del tempo e del denaro.

    Il lavoro che ci si augura di poter instaurare a Bastia Umbra, e in altri 1.000 comuni è proprio quello di separare il gioco illegale, emarginandolo con azioni anche di contrasto e di severa sanzione, riuscendo a studiare su come modellare il gioco lecito su versanti di sempre maggiore innocuità di fruizione. La differenza tra industria del gioco lecito e gioco criminale è proprio questa: la prima ha bisogno di decenni di progettualità aziendale, e deve mantenere in salute il proprio bacino di utenza, il secondo si pone l’obiettivo di prosciugare tutte le risorse contingentamente disponibili in quel momento e in quel luogo.

    1. VERIFICA DELLA SENSIBILITÀ CONCRETA DEL SISTEMA SUL TEMA DELL’IMPATTO SOCIALE DEL GIOCO LECITO: LA NORMATIVA PASSATA, LA NORMATIVA VIGENTE, LA NORMATIVA IN VIA DI PROMULGAZIONE (LEGGE DI STABILITÀ).

    Come si è detto la sensibilità è un processo progressivo.

    Nel dicembre 2003, il primo decreto AAMS sulle specifiche tecniche di costruzione degli apparecchi new slot non prevedeva nulla al riguardo, e la convenzione tra AAMS e Concessionari di rete telematica – new slot, prevedeva solo una sorta di “obolo” che i concessionari dovessero versare ad aams PER sostenere (eventuali) campagne istituzionali dell’Amministrazione di informazione sul gioco lecito e di finanziamento alle strutture sanitarie impegnate alla cura delle ludopatie.

    Nel 2008, INVECE, cambiano sia gli apparecchi sia le convenzioni con i concessionari:

    • Vengono introdotti come obbligatori i sistemi di impostazione di limitazione di gioco sugli apparecchi (limitazioni di TEMPO e DENARO).

    • Vengono introdotti obblighi per i singoli concessionari di predisporre anche autonome campagne di informazione finalizzate alla fruizione responsabile del gioco, unitamente a forme di chiara informazione sulle regole del gioco lecito (con obbligo di rendicontazione di spesa).

    • Le stesse pubblicità sulle offerte di gioco vengono sottoposte alla verifica di AAMS, e si sono registrati episodi di revoca di spot o campagne pubblicitarie per mancanza di idoneo richiamo alla moderazione al gioco.

    Nel 2010, le nuove tipologie di congegni per il gioco da remoto, denominate VLT, disciplinate dal decreto aams del 22 gennaio 2010 sono caratterizzate da un “piano di responsabilizzazione a tutela del giocatore”, previsto dall’articolo 11, che impone:

    • Promozione di comportamenti responsabili anche all’interno dello stesso funzionamento del videoterminale;

    • Adozione di cautele verificabili per l’interdizione al gioco dei minori.

    Dal 2010, inoltre,

    l’Amministrazione ha formalmente inserito il gioco responsabile all’interno della connotazione di sicurezza del gioco, istituendo un apposito budjet di spesa per la rivisitazione “ad hoc” delle campagne informative istituzionali.

    Il 7 DICEMBRE 2010, la legge di stabilità disciplina a tutto tondo sul gioco, introducendo nuove cautele nei confronti dell’utenza che si avvicina al gioco, e mantenendo il divieto di gioco a premio per i minorenni.

    Comma 70). Con decreto interdirigenziale del Ministero dell’economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e del Ministero della salute sono adottate, d’intesa con la Conferenza unificata, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, linee d’azione per la prevenzione, il contrasto e il recupero di fenomeni di ludopatia conseguente a gioco compulsivo. È comunque vietato consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di anni diciotto. Il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi pubblici a minori di anni diciotto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 1.000 e con la chiusura dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco fino a quindici giorni. La sanzione amministrativa è applicata dall’ufficio regionale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato territorialmente competente in relazione al luogo e in ragione dell’accertamento eseguito.

    1. I DATI della regione UMBRIA / confrontati con TUTTE le altre regioni

    Al 30.06.2010

    Regione

    numero di awp

    raccolta giornaliera sul semestre

    DATI DELLA RACCOLTA

    gennaio/giugno 2010

    ABRUZZO

    10.332

    282

    527.365.944

    BASILICATA

    3.339

    191

    115.432.569

    CALABRIA

    14.082

    160

    407.814.720

    CAMPANIA

    33.669

    216

    1.316.323.224

    EMILIA ROMAGNA

    27.040

    281

    1.375.281.440

    FRIULI

    7.470

    288

    389.396.160

    LAZIO

    36.966

    276

    1.846.673.496

    LIGURIA

    11.397

    258

    532.217.106

    LOMBARDIA

    56.897

    284

    2.924.733.388

    MARCHE

    8.942

    306

    495.261.612

    MOLISE

    2.826

    189

    96.674.634

    PIEMONTE

    25.507

    279

    1.288.077.993

    PUGLIA

    19.034

    210

    723.482.340

    SARDEGNA

    11.960

    163

    352.855.880

    SICILIA

    19.172

    225

    780.779.700

    TOSCANA

    21.576

    227

    886.493.112

    TRENTINO

    5.605

    296

    300.293.480

    UMBRIA

    5.220

    257

    242.818.740

    VALLE D’AOSTA

    770

    233

    32.473.210

    VENETO

    27.256

    259

    1.277.734.024

    349.060

    15.479.065.700

    I dati della raccolta smentiscono la possibilità di imputare al gioco lecito una particolare idoneità di impoverimento della base di utenti. Se i valori assoluti espressi su base regionale descrivono una condizione della Regione Umbria tendenzialmente in linea con la media delle altre regioni, ciò significa che le eventuali fenomenologie problematiche localmente registrate meritano una attenta valutazione, al fine di verificare l’efficienza del sistema complessivo del controllo di legalità sul territorio.

    1. UNA PROPOSTA DI COMUNICAZIONE RESPONSABILE: IL DECA
      LOGO DEL GIOCATORE
      DI “AS.TRO”

    *) Che cos’è ? Sono 10 regole semplici che l’esercente deve invitare a far rispettare

    **) A cosa serve ?: Per dimostrare che l’eccesso non giova a nessuno e danneggia tutti.

    ***) Perché adottarlo ? Per difendere il gioco lecito ed evitare nuove tasse per finanziare cure sanitarie evitabili con la prevenzione.

    Il giocatore che non si riconosce in queste regole potrebbe avere bisogno di aiuto.

    Aiutalo a non restare solo e convincilo a prendere una pausa di riflessione.

    ****) Come si fa ad adottarlo ? Mettilo in mostra nel tuo locale e invita gli avventori a prenderne nota, come se fossero istruzioni per l’uso del gioco.

    IL GIOCATORE RESPONSABILE

    1. gioca per divertimento, non pensa al gioco come ad un modo per far soldi;

    2. investe nel gioco solo somme di denaro che può permettersi di perdere, non gioca il denaro necessario al vivere quotidiano.

    3. decide quanto tempo dedicare al gioco e non eccede

    4. decide quanti soldi investire nel divertimento, e rispetta la decisione presa.

    5. non rincorre le perdite, accetta l’esito come costo dell’intrattenimento

    6. non chiede soldi a credito per giocare

    7. si assicura di conoscere le regole del gioco e le percentuali di vantaggio del banco

    8. bilancia il tempo che dedica al gioco con altre attività di svago

    9. non gioca per sfuggire alla solitudine od alla depressione, gioca solo per la voglia di giocare.

    10. non gioca se la sua lucidità è alterata dall’alcool o dalle droghe.

    Fonti scientifiche di riferimento:

    International Responsible Gaming Organisation, www.international-responsible-gaming.org

    Responsibility in Gambling Trust, www.rigt.org.uk

    Gambling Commission, www.gamblingcommission.gov.uk

    European Association of Study of Gambling, www.easg.org

    Responsible Gambling Council, www.responsiblegambling.org

    National Center for Responsible Gaming, www.ncrg.org

    European Casino Association, www.eca.org

    British Columbia, www.bcresponsiblregambling.ca

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