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Legge di bilancio 2019: cedolare secca locali commerciali ed aumento dell'acconto dal 2021

21 Febbraio 2019

La Manovra di Bilancio 2019 ha sancito che il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, può, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, essere assoggettato al regime della cedolare secca, di cui all’articolo 3 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota del 21%. Tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
La possibilità di optare per il regime dell’imposta sostitutiva, quindi, è riconosciuta in relazione ai contratti stipulati nel 2019. Di conseguenza, non ci si può avvalere di questa facoltà per un contratto stipulato nel 2018 (articolo 1, comma 59, legge 145/2018).
Aumento acconto cedolare secca
Si aumenta dal 95% al 100% la misura dell’acconto dovuto per la cedolare secca. Tuttavia, tale aumento decorrerà dal 2021. Dunque, l’acconto cedolare 2021 sarà pari al 100% della cedolare dovuta per il 2020.

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