L’INTERVISTA AL DOTT. CLAUDIO BIANCHELLA, RESPONSABILE SEZIONE AS.TRO AMUSEMENT A JAMMA.IT
Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata dal dott. Claudio Bianchella, Responsabile Sezione AS.TRO Amusement a Jamma.it sul tema degli apparecchi da puro intrattenimento e sulla costituzione di un’apposita sezione all’interno dell’Associazione.
Dott. Bianchella, quali sono i motivi che hanno spinto AS.TRO ad occuparsi anche degli apparecchi senza vincita in denaro?
Tra i nostri associati che svolgono l’attività di gestione o di produzione di apparecchi con vincita in denaro, erano già in molti ad occuparsi anche dell’offerta di gioco mediante apparecchi di mero intrattenimento. L’associazione non ha quindi mai trascurato il settore dell’amusement.
Vieni quindi da chiedersi come mai si è ora deciso di istituire all’interno di AS.TRO addirittura un’apposita sezione dedicata agli apparecchi c.d. “comma 7”?
Si tratta di una scelta motivata dal profondo processo di trasformazione, riguardante questo settore, che ha avuto impulso dalla determina direttoriale di ADM, emanata lo scorso mese di maggio, che ha fissato le regole tecniche riguardanti questa tipologia di apparecchi. L’istituzione di un’apposita sezione – che verrà ratificata nel corso della riunione del Direttivo AS.TRO del prossimo 16 novembre – ci consentirà quindi di fornire un supporto più strutturato ai nostri associati e ad eventuali nuovi imprenditori interessati al settore dell’amusement, iniziando con l’assistenza che potremo offrirgli nelle procedure di omologazione del parco macchine esistente e dei nuovi apparecchi.
Qual è, a suo parere, l’aspetto più meritevole d’attenzione in questo processo di trasformazione della disciplina degli apparecchi di mero intrattenimento?
Sicuramente l’inclusione degli apparecchi meccanici ed elettromeccanici nella famiglia dei “comma 7”, con ciò che ne consegue in termini di necessità di verifica tecnica preventiva, omologazione e rilascio dei nulla osta di distribuzione e di esercizio. Questa scelta genera delle criticità che rappresentano il tema più urgente di cui dovremo occuparci.
Può indicarci più dettagliatamente in cosa consistono le criticità a cui fa riferimento?
Innanzitutto la necessità, imposta dalla nuova disciplina, che apparecchi quali, ad esempio, il calcio balilla e i biliardi debbano essere sottoposti a criteri di verifica ed omologazione analoghi a quelli previsti per apparecchi molto più sofisticati. Uno dei primi obiettivi che verranno perseguiti della nostra sezione amusement sarà quindi quello di avviare un’interlocuzione con ADM e con gli organismi di verifica per cercare di semplificare al massimo le procedure di omologazione degli apparecchi ex elettromeccanici anche al fine di ridurne i costi.
A tal proposito quali sono gli argomenti che intendete esporre all’amministrazione per sostenere la vostra proposta?
Intendiamo fornire ad ADM una documentazione chiara e completa che giustifichi, rispetto a determinati apparecchi (tipo appunto i calcio balilla e i biliardi), l’assenza di ragioni che rendono necessaria la loro omologazione. Proporremo quindi l’opzione di rendere esaustiva e definitiva, anziché limitata ai soli prossimi due anni, la procedura che consente l’ottenimento dei titoli autorizzatori a fronte della presentazione di una semplice autocertificazione.
Cosa ne pensa della disciplina riservata dalla nuova disciplina alle c.d. ticket redemption?
Comprendo i motivi che hanno spinto l’amministrazione a disciplinare finalmente questa tipologia di apparecchi. Ritengo però che questa decisione andava ponderata tenendo conto delle ragioni di gran parte degli operatori dell’amusement, i quali, nel previgente contesto di vuoto normativo e facendo affidamento sulla sostanziale tolleranza dimostrata, in tale contesto, dalla stessa amministrazione, hanno investito ingenti somme di denaro per la loro produzione o il loro acquisto. Si trattava di salvaguardare questi investimenti, sostenuti in piena buona fede, che ora rischiano di essere completamente vanificati. Credo che questo obiettivo potesse essere raggiunto senza rinunciare alla primaria esigenza di prevenire eventuali indebiti utilizzi di questa tipologia di apparecchi.
Le chiedo se rileva degli aspetti positivi in questa nuova disciplina dei “comma 7”
Certamente. È già da cogliere con favore, al netto delle riserve che ho appena segnalato, il fatto che questo settore sia stato finalmente disciplinato. Poi, nello specifico, apprezzo molto sia l’introduzione della possibilità di installare gli apparecchi “comma 7” negli esercizi muniti della sola licenza ex art. 88 del TULPS, in quanto offre un’ulteriore opportunità di offerta ai titolari di tali esercizi, che l’eliminazione dell’obbligo di diversificare l’offerta mediante l’installazione di apparecchi senza vincita in denaro negli esercizi in cui sono installati apparecchi “comma 6” che per molti rappresentava invece un inutile costo aggiuntivo.
Vorrei concludere con una sua riflessione più generale: come intende AS.TRO affrontare le nuove sfide a cui il settore è chiamato a rispondere?
All’interno della nostra associazione è già da tempo maturata l’idea che le nuove sfide non possono essere affrontate perseverando sulla vecchia logica della rappresentanza settoriale. Si tratta di una logica che, oltre a non consentire un idoneo accreditamento del nostro comparto nei rapporti con le istituzioni, nega alla radice ogni prospettiva verso quella “multicanalità” che rappresenta l’unica ancora a cui è legata la tenuta del settore e dei singoli attori che attualmente lo compongono. Abbiamo tradotto questa consapevolezza in un percorso, iniziato nel mese di settembre 2020, che doveva trasformare AS.TRO da associazione di rappresentanza dei gestori di apparecchi “comma 6” ad associazione di rappresentanza degli “operatori del gioco”: da qui l’ampliamento dei nostri ambiti operativi e di rappresentanza anche ai settori delle scommesse e del gioco a distanza, con l’istituzione di apposite sezioni. L’imminente istituzione della sezione amusement rappresenta il compimento di questo percorso che verrà suggellato con un ulteriore rafforzamento del nostro centro studi per adeguarlo a queste nuove sfide.