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Manovra fiscale: il testo approda al Quirinale con un 'pacchetto giochi' da otto pagine

4 Luglio 2011

Rinnovo delle concessioni per new slot e VLT, scommesse e poker live. Ma soprattutto, una vera e proprio stretta nei confronti del gioco illegale. C’è di tutto nel ‘pacchetto giochi’ contenuto nella Manovra fiscale inoltrata questa mattina dal governo all’attenzione del Presidente della Repubblica. Nel testo del provvedimento, ancora in fase di approvazione da parte del Quirinale, si parla di nuove entrate per lo Stato da parte del comparto giochi per circa 1,4 miliardi nel prossimo triennio. Nella manovra si parla di una nuova gara per ridisegnare l’attuale rete di agenzie e corner di scommesse entro il prossimo 30 ottobre. Ai Monopoli il compito di dare il via ad una gara aperta a operatori italiani ed europei per l’assegnazione di 2 mila agenzie e 5 mila corner con una concessione che durerà nove anni. La gara assicurerà 115 milioni di euro nell’arco di un triennio.
L’altra gara sulla quale si sofferma l’attenzione della finanziaria è quella per le concessioni di slot e le VLT che dovrà invece essere bandita entro il prossimo 30 settembre e garantirà il contributo maggiore alla Manovra dal settore giochi. La selezione sarà aperta a nuove società oltre agli attuali dieci operatori, con l’installazione delle VLT che va da un minimo del 7% a un massimo del 14% rispetto al numero di macchine new slot installate entro sei mesi dall’aggiudicazione. Costo di ogni Videolotteries 15 mila euro, mentre per ogni slot  si pagheranno 100 euro di una tantum: solo con il rinnovo del parco slot degli attuali dieci concessionari (oltre 383 mila) lo Stato incasserà oltre 38 milioni di euro, mentre sono previsti 400 milioni dalla gara per i nuovi titolari di concessione. A partire dal 2014 i Monopoli potranno poi ulteriormente incrementare il numero di Videolotteries.
L’iscrizione obbligatoria all’albo per chi opera nel settore degli apparecchi garantirà altri 50 milioni di euro.

La Manovra riporta inoltre norme più severe per impedire l’accesso al gioco ai minori: dopo tre violazioni al divieto di gioco minorile scatta la revoca della concessione. Confermata anche per la stretta contro l’illegalità: dalle tasse anche per chi raccoglie scommesse senza concessione, all’intervento diretto delle banche sui conti dei giocatori, fino al blocco delle carte di credito, un intervento da cui si prevedono maggiori entrate per circa 50 milioni di euro.

Spazio anche al poker ‘sportivo’, con le partite che si potranno svolgere nei circoli privati e nelle sale dedicate, assegnati a seguito di un bando di gara che sarà indetto entro il prossimo 30 novembre: 1000 concessioni da nove anni con base d’asta da 100 mila euro a chi è già operatore con autorizzazione statale. La previsione di incasso è di 110 milioni in tre anni.
Un importo consistente per la ‘Social Card’ – la tessera destinata ai cittadini italiani disagiati
Nella Manovra viene introdotto anche un nuovo ‘Bingo a distanza’ con un prelievo erariale al 10%: la previsione di incasso è di 140 milioni nel triennio.
Circa 300 milioni, nel triennio, saranno invece a carico delle nuove modalità di gioco per il SuperEnalotto – nella Manovra è indicato il lancio di un concorso europeo – mentre altri 250 milioni proverranno dalle novità che interesseranno il Lotto.
Affidata all’AAMS – tramite appositi provvedimenti – la rimodulazione delle vincite e dei premi, le modifiche dei giochi opzionali e complementari al Lotto e l’introduzione di ulteriori norme di gioco “anche prevedendo modalità di fruizione distinte da quelle attuali”. 
Il Superenalotto verrà “esportato” in Europa. Ai Monopoli di Stato è affidato il compito di indire e disciplinare “un nuovo concorso numerico da svolgersi, tramite il relativo concessionario, in ambito europeo, con giocata minima fissata a 2 euro, con destinazione del 50 per cento della raccolta a montepremi e con destinazione del 38 per cento della raccolta nazionale ad imposta”. Esattamente il contrario rispetto a quanto stabilito per il Superenalotto classico – nel quale il 50% della raccolta va all’Erario e il 38% al montepremi. Spazio anche per il “SiVinceTuttoSuperenalotto”: il nuovo concorso viene introdotto in via definitiva per un numero massimo di 12 estrazioni all’anno. 

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