Nota Aams sulle vlt nei pubblici esercizi: ribadita (semplicemente) la ratio della norma

Non sempre la specificazione della norma sottende all’oscurità della stessa, ma nel caso del recente pronunciamento dell’Amministrazione si può tranquillamente affermare che “repetita iuvant”.

Il tema delle VLT e il rapporto tra tali congegni e i pubblici esercizi c.d. “ordinari” è infatti uno dei temi sui quali si gioca la complementarietà delle offerte di gioco a premio tramite apparecchi, e in tale veste, può sicuramente meritare un pronunciamento dell’Amministrazione che ribadisca la ratio di una norma che, comunque, già disciplinava il fenomeno.

VLT e pubblico esercizio “classico”(ovvero locale con licenza primaria ex art. 86 TULPS), erano, sono (e si accingono a restare) incompatibili, fermo restando tutte quelle operazioni che possono portare alla creazione di locali attigui ma autonomi, indipendenti, e pertanto caratterizzati da distinte licenze di P.S.

Tutto come previsto, pertanto, e, nonostante ci sia un perdurante interesse a introdurre confusione informativa nell’ambito del comparto, si auspica che gli operatori continuino ad avvalersi solo delle fonti Ufficiali, e quindi Istituzionali.

Giova ricordare, inoltre, come completamento informativo sull’argomento, che il decreto direttoriale regolamentante la c.d. “omologa” di sala VLT, è passaggio amministrativo successivo al rilascio della licenza ex articolo 88 TULPS, nell’ambito del quale l’Amministrazione verifica AUTONOMAMENTE l’esistenza di tutti i presupposti richiesti dalla normativa di riferimento, così come ulteriormente descritta e specificata nella nota di 2 giorni fa, a tutti nota in quanto ampiamente riportata da tutti gli organi di stampa del settore.

Fermo restando tutte le problematiche specifiche che caratterizzano l’esercizio attuale delle AWP, sulle quali si cerca quotidianamente di spronare gli operatori ad aiutare l’Associazione affinché siano sempre più comprese e censite, le VLT non hanno, a tutt’oggi, introdotto alcuna criticità censibile, anche in considerazione del loro non completato start up.

Punto cardine del programma di AS.TRO, pertanto, è e resta la verifica della permanente complementarietà tra i due apparecchi attraverso un monitoraggio fondato esclusivamente su dati ufficiali