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Notifiche effettuate avvalendosi di un corriere privato

15 Ottobre 2018

Con Ordinanza 7 settembre 2018, n. 21884 la Corte di Cassazione ha stabilito che la notifica a mezzo posta di un ricorso effettuata mediante un servizio gestito dal un licenziatario privato deve ritenersi insistente. Secondo la Suprema Corte, infatti, le notifiche degli atti giudiziari sono affidati in via esclusiva al servizio di Poste Italiane S.p.a..
I giudici della Cassazione hanno evidenziato come la normativa in tema di notifiche sia stata oggetto di modifica dalla Legge n. 124/2017, la quale ha previsto l’abrogazione dell’art. 4, D.L.gs. n. 261/1999 che ha comportato la soppressione dell’attribuzione in via esclusiva alla società Poste Italiane S.p.a., quale fornitore del servizio postale universale, dei servizi inerenti le notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari.
Tale abrogazione opera, però, come espressamente sancito dalla norma, con decorrenza 10 settembre 2017 e non ha effetto retroattivo.
Infine, la Suprema Corte sottolinea che il rilascio di nuove licenze per i servizi di notificazione di atti deve essere subordinato a specifici obblighi del servizio con riguardo a sicurezza, qualità, affidabilità, professionalità e onorabilità. Pertanto la Cassazione ha ritenuto che le nuove regole per le notifiche degli atti non avranno effetto finché non verranno rilasciate le nuove licenze individuali relative allo svolgimento di tali servizi, sulla base delle regole da predisporsi da parte dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ai sensi della succitata norma.

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