Nuove awp tra indiscrezioni di stampa e buon senso politico
Come noto, la stampa “ne sa più di tutti”, ma non sempre può arrivare a capire le reali possibilità di verificazione di un evento nei termini ad essa prospettati.
Tutti noi abbiamo letto di imminenti modifiche tecniche che sarebbero in procinto di essere mandate a Bruxelles per la procedura di notifica obbligatoria, e ciò risulta verosimile e collimante con il lavoro svolto dalla Federazione di Confindustria, impegnata per oltre tre mesi a redigere una proposta unitaria di evoluzione tecnologica della sicurezza del sistema awp, incorporata in un unitario documento che – a scanso di equivoci – verrà pubblicato sul sito AS.TRO, successivamente all’acquisizione del provvedimento che perverrà a Bruxelles.
Quanto ai dettagli, invece, ovvero la criptazione delle periferiche alla scheda di gioco, piuttosto che innalzamento dei parametri di esercizio, le indiscrezioni giornalistiche vanno al di là della conoscenza di AS.TRO, la quale, ad ogni modo, resta vincolata alle delibere assunte dal proprio Consiglio Direttivo Nazionale.
Ogni modifica tecnica contrastante con le determinazioni del Direttivo (che potrebbero anche cambiare, ovviamente) costituirà oggetto di rilievo presso l’Istituzione comunitaria, mentre l’innalzamento dei parametri di esercizio (un vero auto-gol di immagine che, una Amministrazione così sotto pressione mediatica, verosimilmente non farà a cuor leggero), potranno anche essere concordemente valutati in termini di contrasto, qualora le associazioni dei consumatori e dei giocatori, opportunamente documentate e sensibilizzate, ritenessero di convenire sulla tesi di AS.TRO.
L’Associazione dei gestori, infatti, ha da sempre evidenziato che lo scostamento di appena 770 milioni di volume di gioco tra l’anno record del 2010, e il dato del 2011, non possa essere connesso all’obsolescenza dei già aspri parametri di esercizio delle awp, quanto piuttosto al milione di posti di lavoro perduti a causa della crisi, cui si è sommata la chiusura di 300.000 partite I.V.A. Ciò testimonierebbe l’elevata performance garantita dagli attuali parametri di esercizio, peraltro già forieri di qualche preoccupazione attinente al costo orario di gioco che essi determinerebbero.
Nel rispetto assoluto e incondizionato verso le determinazioni istituzionali, quindi, AS.TRO ritiene opportuno ribadire di sentirsi vincolata solo ed esclusivamente all’unica legge che ne condiziona l’operato, ovvero il proprio Statuto, in virtù del quale l’Associazione persegue gli obiettivi deliberati dal Direttivo Nazionale, esattamente come accade in ogni contesto associativo affine.
Alla luce di tale realtà che vincola i dirigenti associativi, sempre liberi di smarcarsi da essa, rinunciando agli incarichi di rappresentanza, AS.TRO conferma la preventiva adesione a qualsiasi intervento di modifica che l’Amministrazione dovesse ritenere necessario effettuare sulle norme tecniche di produzione dei congegni awp, che risulti aderente alle deliberazioni assunte dal proprio organo Direttivo (che ben potrebbero anche cambiare, dopo la presa visione del documento in procinto di essere recapitato a Bruxelles), e che, ad oggi, trovano espressione nel documento redatto nell’unitario contesto confindustriale.
