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Obblighi di informazione responsabile “sulle slot” e nei “punti vendita” che installano le awp: AS.TRO chiede chiarimenti ad AAMS sul contenuto delle “formule” da utilizzare

27 Settembre 2012

Come noto a tutti, il decreto legge esplica immediata efficacia dal giorno della sua pubblicazione nella G.U., a prescindere dalla sua eventuale non conversione in legge, ovvero della sua emendabilità anche radicale nel processo di approvazione definitiva in legge.
La prassi costituzionale, dopo la nota declaratoria di illegittimità della riproposizione dei decreti legge non convertiti nei 60 giorni, tende a tutelare le interpretazioni più restrittive circa l’immediata vigenza di precetti e sanzioni, soprattutto laddove essi si appalesino come intrinsecamente strutturati secondo formulazioni vaghe o richiedenti specificazioni da parte di organismi dotati di potestà regolamentare.
Il c.d. Decreto – Sanità, pertanto, se da una lato prevede immediata vigenza dell’obbligo di affiggere (nei punti vendita e sulle slot) “formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita”, dall’altro lato struttura la norma con un richiamo implicito alla fonte secondaria del Dicastero della Salute, cui compete l’onere (dopo l’introduzione del G.A.P. nell’elenco delle malattie) di chiarire come si debba avvisare il pubblico di implicazioni sanitarie derivanti dal gioco.
La interpretazione “salomonica” in virtù della quale – nel medio tempore – si può comunque affiggere sulla slot e sui punti vendita un cartello “il gioco agli apparecchi con vincita in denaro può creare dipendenza “ e la percentuale di vincita garantita effettivamente dal congegno è pari ad almeno il 75% delle somme giocate nell’ambito di un ciclo di x partite (sino a 140.000)” risponde ad un approccio preventivo di tutela aziendale ed è quindi appannaggio esclusivo dei consulenti legali privati.
AS.TRO ritiene che per difendere il decreto sanità (ovvero il primo storico provvedimento in cui si avvia il processo di formazione della carta dei diritti dei giocatori, e di cui si auspica che ai prescritti avvisi, si affianchi il decalogo del giocatore responsabile, al fine di chiarire che il gioco lecito non è prodotto paragonabile al fumo, bensì servizio fruibile in forme di innocuità), ci debba essere un intervento istituzionale per chiarire cosa devono esattamente fare gli operatori del gioco lecito.
AS.TRO rivolgerà pertanto analitico e urgente quesito all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per chiedere contezza sulla effettiva portata precettiva e sugli esatti contorni della condotta eventualmente imposta della norma sopra richiamata come adempimento immediato, al fine di non fornire agli associati indicazioni operative improvvisate e magari contrastanti con le effettive e istituzionali finalità di informazione responsabile che la norma stessa si propone.

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