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Parlati (Dg Acmi): “Tutta colpa dei produttori italiani?”

29 Marzo 2011

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo, il commento del Direttore Generale dell’Acmi, Gennaro Parlati, in risposta alla precedente dichiarazione del Presidente AS.TRO Massimiliano Pucci pubblicata nei giorni scorsi su questo portale.

“Premessi gli ottimi rapporti in essere con AS.TRO, suffragati anche dalla condivisione del progetto in Area Giochi, ed in particolare con Massimiliano Pucci.

Intervengo, anche se non invitato, nel botta e risposta fra il Presidente Chionna e il Presidente Pucci, per esprimere il mio personale punto di vista su alcune questioni sollevate.

Affermare, generalizzando, cosi come fatto in occasione del cortese riscontro all’esternazione di Chionna, che le aziende italiane di produzione abbiano approfittato del cambio forzato degli apparecchi, proponendo prodotti con prezzi maggiorati, lo trovo assolutamente fuori luogo e non conforme alla realtà.

Il Presidente Pucci conosce troppo bene, sicuramente molto meglio di me, le singolari dinamiche che caratterizzano il rapporto fra domanda e offerta nel mondo dell’automatico. Un rapporto, quello fra gestori e produttori, il più delle volte caratterizzato da stretti e storici legami di amicizia in grado talvolta, come ben sa il Presidente AS.TRO, di travalicare anche gli aspetti commerciali ed economici.

Anche oggi, nonostante le enormi difficoltà nelle quali operano da oltre un anno i costruttori, gli stessi, nell’individuare possibili soluzioni, pongono quale principale punto di riflessione la salvaguardia del gestore e l’immediata individuazione di strumenti utili a rendere meno gravoso lo sforzo economico dello stesso.
 
A riprova di cio’ basterebbe verificare le varie richieste d’intervento avanzate da Acmi negli ultimi anni nelle quali temi come, la riduzione del preu e l’introduzione di contributi fiscali, rappresentano la premessa a qualsiasi tipo di modifica normativa o aggiornamento tecnico.

Appare quindi assolutamente improbabile che a fronte di un momento critico per i gestori, i produttori, alcuni dei quali impegnati direttamente anche nella gestione, abbiamo pensato di approfittarne.

Proseguendo nella disamina della risposta di Pucci a Chionna, trovo contraddittoria la critica sollevata nei confronti delle imprese italiane sulla scarsa qualità del prodotto offerto, mentre, nello stesso tempo, viene fatto esplicito riferimento allo storno del Preu ottenuto proprio grazie alle performance delle tanto screditate apparecchiature di italica produzione, alcune delle quali in servizio da lungo tempo.

In riferimento poi alla questione della concorrenza delle aziende straniere, mi permetto evidenziare che le imprese di produzione aderenti ad Acmi, come penso quelle aderenti ad AS.TRO, non hanno alcun problema ad accettare la sfida a condizione pero’ che le regole, entro le quali operare, siano uguali per tutti e che a tutti, in ugual modo, sia data l’opportunità di competere.

Concludo registrando con estremo piacere l’informazione del Presidente AS.TRO secondo cui, i gestori italiani, “non se la passano male”, più che soddisfatti dei risultati ottenuti negli ultimi mesi anche se, mi sia concesso dire, le percezioni e gli umori emersi dalla recente Fiera di Rimini hanno fornito della realtà, purtroppo per tutti gli addetti ai lavori, uno scenario totalmente diverso!”

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