Cartelle esattoriali: le novità per il 2016
- astro trattenimento
- 6 nov 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Con il procedere della crisi e vista la necessità da parte dell’erario di consentire il rientro delle somme a credito da riscuotere tramite equitalia si sta profilando all’orizzonte una vera e propria rivoluzione digitale della cartella esattoriale. Vediamo in sintesi le principali novità previste per il 2016:
dalla nuova bozza del decreto di riforma della riscossione, che dovrebbero entrare in vigore già dal prossimo anno.
1) Notifica cartella esattoriale via PEC
La prima novità da segnalare in merito alle cartelle esattoriali riguarda la notifica. Si prevede in particolare che la notifica della cartella esattoriale possa essere eseguita con posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo risultante dagli elenchi anche ai contribuenti persone fisiche che ne faranno richiesta.
Per le imprese individuali o costituite in forma societaria ma anche per i professionisti iscritti in albi o elenchi, la notifica avverrà e già avviene solo con PEC. Qualora l’indirizzo di posta elettronica del destinatario sia saturo o non risulti valido, la notifica avverrà presso la Camera di Commercio competente per territorio. Se poi la casella certificata dovesse risultare piena, Equitalia effettuerà un secondo tentativo dopo almeno 15 giorni.
2) Riduzione aggio
Per quanto concerne i costi sulle cartelle si prevede un contenimento grazie all’intervento sull’aggio all’8% che resterà operativo fino al 31 dicembre 2015, per poi ridursi dal 2016. Così, se il contribuente riceve la cartella di pagamento e versa le somme pretese entro 60 giorni dalla data di ricezione, dovrà supportare un onere pari al’1% per la riscossione spontanea ex articolo 32 del Decreto Legislativo n. 46/19999 o al 3% in tutti gli altri casi. Per i pagamenti dal 61° giorno in avanti invece, si pagherà il 6%. Il contenimento dei costi sulla cartella esattoriale verrà assicurato anche con lo stop all’anatocismo.
3) Domiciliazione c/c e nuova chance per i decaduti
Le altre novità da segnalare riguardano la facoltà di optare per la domiciliazione sul conto corrente per il versamento dell’importo mensile dovuto e la riduzione da otto a cinque (anche non consecutive) del numero delle rate saltate che determinano la decadenza dal piano di rateazione. Inoltre si prevede la possibilità per chi è decaduto di rientrare in un nuovo piano di rateazione a patto che, al momento della presentazione della richiesta ad Equitalia, le rate del precedente piano di dilazione già scadute siano integralmente saldate.
A tal proposito ricordiamo quanto già specificato giorni addietro su questo sito cheil 21 novembre è possibile presentare la domanda per essere riammessi alla dilazione per i debitori decaduti nei 24 mesi antecedenti.
Il piano di dilazione, può essere concesso sino a 72 rate mensili, escludendo implicitamente la dilazione “straordinaria” sino a 120 rate mensili.
Inoltre, pare sia irrilevante, a prescindere dall’importo, lo stato di temporanea difficoltà finanziaria, quindi possono accedere, su mera domanda, anche i contribuenti il cui debito supera i 50.000 euro.
La formulazione normativa induce ad affermare che, in costanza dei requisiti di legge, possano fruire della riammissione anche i contribuenti decaduti da una precedente riammissione alla dilazione.