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“Prescrizione breve” per gli incensurati? : con questa legge, il Processo Black slot è già finito

19 Aprile 2011

L’effetto della c.d. prescrizione breve per gli incensurati (allo stato attuale approvata dalla Camera dei deputati ed in attesa di conferma da parte del Senato), comporta che i reati di cui si occupa il processo black Slot di Venezia saranno dichiarati estinti entro la fine di dicembre 2012 (ovvero dopo il decorso di sette anni dalla loro presunta commissione).
Non risultano infatti contestati “delitti” commessi dopo il dicembre 2005, periodo in cui CERMET venne, prima provvisoriamente, poi definitivamente, sospeso da AAMS dalle sue funzioni di Ente Omologatore.
Lo stesso reato associativo, poi, per la sua connotazione “semplice”, non rientra tra i gravi reati di allarme sociale comportanti l’applicazione di più lunghi termini prescrizionali.
Sarà possibile ottenere una sentenza definitiva entro la data indicata come termine ultimo? La risposta è negativa, sotto ogni profilo, e neppure una astratta ed eventuale concomitanza di fattori di anomala celerità procedimentale e processuale potrà mutare l’ineludibile esito dell’estinzione del reato per tutti gli imputati incensurati.
Ad aggravare il quadro complessivo, poi, vi è lo status amministrativo di “non prioritario” del processo di Venezia, derivante dall’indulto, che, come è noto, esplica il proprio effetto estintivo delle sanzioni penali su tutti i fatti commessi sino a Marzo 2006. Dopo l’entrata in vigore di tale “provvedimento clemenziale”, infatti, tutti gli Uffici Giudiziari hanno provveduto a razionalizzare i carichi di lavoro, accordando priorità di “disbrigo” ai procedimenti non coperti da tale forma di “evanescenza” della sanzione, con conseguente verosimile rallentamento di trattazione per i vecchi processi.
Lo staff di AS.TRO è stato allertato per il monitoraggio dell’iter parlamentare del disegno di Legge, anche al fine di studiare l’eventualità di predisporre il “trasloco” delle istanze risarcitorie in sede civile, benché neppure questa opzione consenta certezze di successo (e men che meno di rapidità) in ordine agli esiti delle eventuali vertenze, da doversi sostenere senza l’ausilio dell’istruttoria penale, e con gli oneri finanziari tipici delle cause civili.
Preoccupanti, infine, gli scenari attinenti la effettività della tutela penale sul gioco lecito, laddove anche una pluri-milionaria frode in tema di PREU perpetrata da un incensurato rischierebbe di essere sottoposta alla risicata prescrizione dei 7 anni, ovvero ad un lasso del tempo il cui 50% è fisiologicamente “già coperto” dai termini dilatori contemplati dal codice di procedura penale, dalla tempistica di conduzione delle indagini, dalla gestione delle fasi cautelari, e dai tre gradi di giudizio che devono susseguirsi per arrivare al giudicato definitivo.

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