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Primo report sul settore giochi il 4 luglio a Roma

28 Giugno 2019

Il gioco con vincita in denaro negli ultimi anni è stato costantemente sotto i riflettori dei media e della politica.

L’attenzione riservata al settore ha finora riguardato solo i suoi profili giuridici, sociologici e quelli legati alle sue conseguenze sanitarie e di ordine pubblico.

E’ stata invece trascurata ogni forma di approfondimento delle caratteristiche precipuamente “economiche” dell’attività d’impresa, che si è affermata nel contesto del gioco pubblico.

Anzi, da più parti è emersa la tentazione di non riconoscere dignità d’impresa all’industria del gioco legale, che invece soggiace alle leggi dell’economia come ogni altra attività imprenditoriale.

Questo atteggiamento pregiudiziale ha fatto sì che pochi siano stati gli studi indirizzati a conoscere il mondo del “gioco pubblico” nella sua dimensione economica, imprenditoriale e fiscale.

Si è quindi sentita l’esigenza di mettere ordine in questa materia, con un approccio prettamente economico, mettendo per una volta in secondo piano le pur importanti valutazioni di diversa natura, di cui è piena la letteratura sul gioco con vincita in denaro.

Da qui nasce l’idea di avvalersi del contributo di uno dei più prestigiosi Uffici studi che opera in Italia nel settore economico, la CGIA di Mestre, al quale è stato chiesto di definire le coordinate del comparto e le prospettive del settore alla luce delle politiche adottate dalle istituzioni statali e locali.

Tale studio, che verrà presentato il 4 luglio 2019 a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione della Adnkronos (Piazza Mastai n. 9), costituisce il frutto della collaborazione tra AS.TRO e l’Ufficio Studi della CGIA Mestre, basato sulla elaborazione di dati rigorosamente controllabili e attraverso metodologie dichiarate nel corso del lavoro e quindi facilmente verificabili.

Il risultato finale è un vero e proprio “Percorso di studio sul settore dei giochi in Italia“, perché rappresenta un primo approccio a carattere scientifico al settore in questione, limitato al comparto degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro ed in particolare alle cosiddette slot-machine, con una prevalente attenzione nella analisi a dati aggregati.

Il percorso avviato è utile anche per suggerire procedure e comportamenti che consentano una completa conoscenza del settore e va sicuramente proseguito, attraverso l’estensione delle metodologie di analisi sperimentate, anche alle specificità di ciascuna realtà locale.

Lo studio si divide in tre parti, definite “step progettuali”.

Nella prima parte viene delineato il quadro del settore, basandosi principalmente sui dati riportati nel Codice ATECO, per le voci relative alle imprese impegnate nelle attività di gioco e su quelli presenti nel Registro delle imprese autorizzate all’esercizio dell’attività di gioco con vincita in denaro, istituito presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e nelle altre banche dati, riferite alla rilevazione dei soggetti e degli apparecchi di gioco della medesima Agenzia.

La prima sezione dello studio presenta poi una comparazione della densità degli esercizi e degli addetti per Regione, che permette di cogliere la diffusione sul territorio nazionale del gioco tramite apparecchi e di visualizzare una prima fotografia della situazione occupazionale del settore, il cui tema sarà però maggiormente approfondito in una prossima ricerca già programmata.

La seconda parte analizza il tema della fiscalità, valutandone il peso sulla fiscalità generale e gli impatti delle politiche di aumento del Prelievo Erariale Unico, sia sugli equilibri economici delle singole aziende che a livello macroeconomico.

Viene evidenziato l’andamento della raccolta di gioco e del gettito erariale con riferimento al settore degli apparecchi da gioco, l’incidenza delle progressive variazioni in aumento della fiscalità del settore sulle entrate erariali e sui fatturati degli operatori di gioco ed il posizionamento delle entrate dello Stato provenienti da questo settore nell’ambito della fiscalità complessiva.

La terza sezione, infine, delinea il sistema del “gioco lecito” sotto il profilo delle regole e dei controlli e ne definisce i contorni rispetto ai fenomeni di illegalità presenti e presumibilmente rivitalizzati da politiche significativamente sbilanciate verso logiche proibizioniste.

Vengono descritti i parametri di sicurezza garantiti dal sistema del “gioco pubblico “, che ne fanno un’attività altamente controllata, sia a monte dell’offerta di gioco che nel corso dell’attività degli operatori.

A fronte di un sistema così congegnato, quale impatto possono avere le misure restrittive pensate ed introdotte in molte regioni del Paese? A questo tema, è dedicato un report specifico che analizza il caso Piemonte dal punto di vista degli effetti della legge regionale n. 9 del 2016 e che introduce l’analisi di prospettiva dello scenario del 2019 e fino al 2021 e le conclusioni sui possibili effetti che potrebbero determinarsi per l’Erario e l’occupazione del settore.

In occasione dell’evento per la presentazione del lavoro interverranno direttamente i ricercatori della CGIA che ne hanno curato l’elaborazione, i Dottori Andrea Vavolo e Daniele Nicolai, il direttore dei Giochi presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Dott. Roberto Fanelli, il sottoscritto ed il Dott. Pietro Ferrara del Centro Studi AS.TRO.

L’incontro verrà moderato dal Dott. Nicola Tani dell’agenzia di stampa AGIPRO.

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