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Problematiche attinenti alle fideiussioni rilasciate ai concessionari: la linea di AS.TRO

16 Febbraio 2010

In questi giorni sono pervenute in associazione segnalazioni attinenti delle anomali modalità di utilizzo delle Fideiussioni rilasciate dai gestori a favore del Concessionario.

In particolare ci è stato segnalato che si sarebbero verificati episodi anomali di escussione della garanzia a fronte
–    di una pendenza non più esistente, quale la mancata restituzione dei PDA in realtà puntualmente già rispediti al Concessionario,
–    di un obbligo contrattuale non più vigente, quale il mantenimento del rapporto bancario R.I.D. interrotto a seguito di estinzione del contratto,
–    di una obbligazione potenzialmente ancora in essere, ma intimata di adempimento in termini tali da non comprenderne la causale, come ad esempio la generica menzione di un rapporto di debito “emergente” da conteggi.

L’Associazione rappresenta agli iscritti quanto segue:
–    La mera presenza di una delle anomalie sopra richiamate non è circostanza che possa impedire di per sé l’escussione di una fideiussione a prima richiesta, occorrendo, infatti, porre in essere mirate iniziative per raggiungere tale scopo.
–    Qualora l’anomalia attenga a una potenziale falsità in tutto o in parte dell’oggetto di una fattura emessa a debito (esempio servizi non resi, PDA già restituiti conformemente al contratto e quindi non fatturabili come venduti, forfetario attribuito senza riscontro che l’Amministrazione abbia applicato quel tributo anche dopo il conguaglio di fine anno, ecc. ecc.), il diritto “a resistere” diventa anche un obbligo del gestore, in quanto la registrazione di fatture con oggetto inesistente (in tutto o in parte) è sempre atto illecito, benché talvolta si preferisca pagare piuttosto che correre il rischio dell’escussione della fideiussione.
–    A fronte di denuncie che rappresentino l’inesistenza (in tutto o in parte) dell’oggetto di una fattura posta alla base di una richiesta di pagamento, gli Uffici Legali delle Banche sino ad oggi interpellate riconoscono la sussistenza della c.d. exceptio doli, ovvero la presenza di un motivo legittimante il rifiuto di pagamento.

AS.TRO mette gratuitamente a disposizione dei soci GOLD il proprio staff di consulenti affinché sia fatta chiarezza sul punto, rappresentando che ogni supporto per le eventuali denunce (alle Agenzie delle Entrate e alla Procura della Repubblica) che dovessero rivelarsi calzanti rispetto al caso concreto, sarà fornito sia al gestore sia ai relativi consulenti di cui l’iscritto dovesse già avvalersi.

Parimenti si segnala che ogni richiesta di intervento che sia mirata a impedire l’escussione di una fideiussione per posizioni debitorie effettivamente esistenti sarà prontamente cestinata senza ulteriore seguito.

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