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Procacciamento contratti di gioco a distanza: la remunerazione è soggetta a Iva

7 Dicembre 2018

Risulta assoggettabile ad IVA, con applicazione dell’aliquota ordinaria, la remunerazione del Supervisor che si impegna a svolgere, in favore di una società concessionaria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi, un’attività avente finalità divulgativa, promozionale e organizzativa dei giochi a distanza offerti per mezzo dei Punti di commercializzazione (PVR) e caratterizzata da una serie ampia e articolata di prestazioni. Con risposta a interpello n. 89 del 2018, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tale attività si concretizza in una prestazione che solo in via mediata e indiretta può correlarsi alla conclusione dei contratti di conto di gioco, che sono, invece, esenti da IVA.
L’interpello in sintesi
Una società concessionaria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi intende assumere una figura professionale “supervisor” affidandogli un mandato alla conclusione di contratti di conto di gioco, esenti da IVA ai sensi dei numeri 6) e 7) dell’art. 10, comma 1, D.P.R. n. 633/1972.
La società ritiene che la remunerazione spettante a detto lavoratore, sia esente da IVA, in quanto la complessiva attività svolta ricade nell’ambito applicativo del punto 9) della medesima disposizione, con conseguente esenzione da imposta.
Di diversa opinione è invece la posizione dell’AdE espressa nell’interpello che invece sancisce che:
L’attività che il Supervisor si impegna a svolgere in favore della società concessionaria, avente finalità divulgativa, promozionale e organizzativa dei giochi a distanza offerti dalla società concessionaria per mezzo dei Punti di commercializzazione (PVR) e caratterizzata da una serie ampia e articolata di prestazioni (tra cui l’organizzazione e il supporto dei punti di commercializzazione e il raccordo tra gli stessi punti e Alfa, la verifica dell’utilizzo del materiale promozionale da parte dei punti di commercializzazione e la formazione dei titolari dei predetti punti e del personale ad essi preposto) concretizza una prestazione che solo in via mediata e indiretta può correlarsi alla conclusione dei contratti di conto di gioco e, perciò, la relativa remunerazione risulta assoggettabile ad Iva con applicazione dell’aliquota ordinaria
Scarica l’interpello al seguente link:
https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/normativa+e+prassi/risposte+agli+interpelli/interpelli/archivio+interpelli/interpelli+2018/dicembre+2018+interpelli/interpello+89+2018/Risposta+n+89+del+2018.pdf

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