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Rapporti tra settore bancario e industria italiana del gioco lecito: la lettera si AS.TRO all'ABI

26 Ottobre 2012

Riportiamo nel seguito la comunicazione ufficiale inoltrata da AS.TRO all’Associazione Bancari Italiana relativamente alle problematiche che affliggono gli operatori del comparto degli apparecchi da intrattenimento di cui abbiamo notizia nei giorni scorsi.

Roma lì 11 ottobre 2012

Spett. le Associazione Bancari Italiana

C.A.

Ill.mo Signor Presidente

Ill.mo Signor Direttore Generale

Piazza del Gesù n. 49 – Palazzo Altieri

00186 – Roma

Oggetto: Rapporti tra settore bancario e industria italiana del gioco lecito.

Ill.mo Signor Presidente,

Ill.mo Signor Direttore Generale

Assotrattenimento2007, componente della federazione confindustriale “sistema gioco Italia”, rappresenta gli operatori del gioco lecito autorizzati Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato alla gestione degli apparecchi da gioco a premio.

Gli operatori iscritti hanno portato all’attenzione della Associazione una casistica di eventi che hanno destato forte preoccupazione in merito al rapporto tra industria italiana del gambling e settore bancario. In particolare, sono stati censiti, riscontrati e verificati, da parte di alcuni (significativi) istituti bancari, episodi di chiusura “imposta” dei rapporti in essere con le aziende di gestione, motivati da incompatibilità tra “codice etico della banca” e sovvenzionamento del “gioco”.

In particolare si è riscontrata la prassi di annullare pratiche di finanziamento già in lavorazione, di invitare alla chiusura di conti correnti benché attivi , nella più totale assenza di cautela per le conseguenze finanziarie che tali improvvise e imprevedibili determinazioni potevano generare a livello aziendale, e senza mai notificare per iscritto la suesposta motivazione verbalmente addotta ai nostri operatori dagli addetti di agenzia.

In merito a tali fenomeni, Assotrattenimento2007/AS.TRO chiede un confronto con l’Associazione Bancari Italiana, al fine di chiarire due importanti realtà giuridiche ed economiche.

Il gioco “lecito” italiano si contraddistingue da qualsiasi “affine pratica”, per tre caratteristiche:

  1. Opera solo su base di autorizzazioni rigorosamente vagliate e controllate alle Istituzioni preposte;

  2. Integra il terzo/quarto comparto industriale del Paese per volume di affari e performance erariale ;

  3. Utilizza solo prodotti e modalità distributive preventivamente asseverate e dichiarate conformi alle prescrizioni di legge e regolamento dall’Amministrazione Finanziaria, allestendo altresì ogni e più ampia forma di tutela e promozione del gioco responsabile per la quotidiana prevenzione degli eccessi.

Questo “gioco” non può contrastare con alcun codice etico (liberale, si intende), e sicuramente non può essere destinatario di una valutazione morale, dovendosi ricondurre il medesimo al più ordinario degli appalti di servizio per conto dello Stato.

Nell’auspicio che l’efficienza dell’Organizzazione a cui ci si rivolge, per sollecitare un chiarimento “tra categorie”, possa portare ad un sollecito riscontro, si porgono

Distinti saluti

Avv. Massimiliano Pucci

Presidente Assotrattenimento2007

Vice Presidente Federazione Sistema Gioco Italia /CONFINDUSTRIA sit

 

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