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Rappresentanza o Affari ? Albo del gestore e Nuove Concessioni

30 Maggio 2011

A meno di un mese dal varo dell’albo del gestore, AS.TRO arriva a Roma, crocevia di incontro dei gestori di mezza Italia. La nuova disciplina sull’elenco di AAMS va salutata con favore per i principi che afferma, ma sicuramente merita un approfondimento, anche interpretativo, che AS.TRO conta di poter effettuare presso l’Amministrazione in un imminente incontro già richiesto a livello di “Area Gioco di Confindustria si.t”, per gestire i profili critici del decreto.

L’occasione di rimarcare l’importanza della riunione di Roma, e di sollecitare gli operatori interessati a farvi parte, consente di puntualizzare anche il tema delle c.d. nuove concessioni relative agli apparecchi da gioco collegati a rete telematica.

AS.TRO non ha mai fatto “business” e rivendica la sua essenza esclusiva di organizzazione politica, e il suo ruolo di progettualità sistemica a rilevanza generale e non particolaristica.

Affermare che AS.TRO non tutela tutto il settore ma solo i propri iscritti corrisponde a verità, ma ciò è conseguenza della basilare esigenza identitaria che caratterizza tutte le realtà sociali che, a torto o a ragione, ritengono di possedere attributi distintivi e caratteristiche di identificazione meritevoli.
AS.TRO è nata e cresciuta su basi identitarie, non ha alcuna intenzione di abdicare ai principi che hanno portato a risultati apprezzati dai nostri operatori, ed è semmai stimolata a incentivare un percorso di accentuazione del significato di “appartenenza ad AS.TRO”, secondo il principio in virtù del quale “i gestori non sono tutti uguali”. In fondo le quotidiane operazioni di sequestri attestano proprio questa realtà, e non sarebbe corretto né etico opporsi a chi non vuole essere assimilato a chi opera nell’illegalità.
Forse è per questo che lo “stile AS.TRO”, viene oggi percepito all’esterno come “orgoglio AS.TRO”, benché sia evidente la differenza tra arroganza e tutela di una identità di valori.

Tuttavia, il c.d. “salto” del canale, ovvero arrivare a concepire l’Associazione come la cinghia di trasmissione per un nuovo concessionario è operazione totalmente estranea ai progetti e alla mentalità della attuale Dirigenza AS.TRO.

Neppure la naturale e giustificabile considerazione che tanti operatori ci hanno rappresentato, ovvero il sogno di potersi trovare a lavorare con il “loro” concessionario, può deviare il percorso dell’Associazione.
Con tutto il rispetto dovuto all’imprenditoria che rischia e investe, As.tro si è già scelta il lavoro più difficile del mondo, ovvero quello della politica di categoria, chiamata quotidianamente a dar conto del proprio operato sulla base di parametri molto più complessi di quelli numerici del fatturato.
Con garbo, buon senso, rigore intellettuale e lungimiranza politica, e quindi senza alcun sdegno o semplicistica ipocrisia, si riafferma la piena vigenza della delibera del consiglio Direttivo del settembre 2009, nel cui ambito si è stabilito che AS.TRO dovesse tenersi al di fuori da ogni partecipazione diretta o indiretta dai business di settore.

A coloro che si preoccupano che ciò possa portare ad una progressiva “perdita di forza” dell’Associazione, dovuta al fatto che in Italia pare essere rilevante solo ciò che produce movimentazioni finanziarie, AS.TRO risponde che questo pericolo esiste solo nella misura in cui la politica dovesse perpetuare il suo ruolo di balbettante guida del Paese, arrivando fino a esautorare se stessa.

Se il denaro ha conquistato posizioni che un tempo erano riservate alle idee, ai valori e alle intelligenze, l’andamento ciclico delle dinamiche sociali ha già evidenziato tanto il raggiungimento di un “picco” critico di tale realtà, quanto l’avviamento di una inversione di tendenza rispetto ad essa.
Chi ha avuto il coraggio nel 2007, di investire in un movimento di legalità, di onerosa evoluzione industriale delle professionalità di comparto, di contrapposizione alla logica del “più furbo”, si ritrova, oggi, una realtà rappresentativa la cui “forza” è tutta interna, basata sul sostegno interno ai progetti associativi, libera da condizionamenti, pronta a patrocinare l’iscritto all’ALBO AS.TRO in ogni confronto con qualsivoglia entità economica o istituzionale.

Non si giudica chi nel 2004 ha adottato un diverso orientamento, ma si esalta una linea di condotta dai connotati esclusivamente politici che in quattro anni di azione ha trasformato il fantasma-gestore in una professionalità censita dalla legge (e non solo dalle responsabilità e dagli oneri), ovvero in una attività tutelata da un albo che rifiuta l’iscrizione agli operatori privi di standard univoci di qualità, assimilando gestori e concessionari ad una unitaria metodica di valutazione.

Il decreto Tremonti del marzo 2004 espropriava il gestore del nulla osta di messa in esercizio, sulla base del presupposto che le esigenze di tutela dell’ordine pubblico potevano essere soddisfatte solo attraverso la limitazione degli operatori di gioco all’esiguo numero di 10.

Questo è il settore che nel 2004 è stato offerto ai gestori, con il PREU al 13,5%, la mancanza di legittimazione a tutelare i loro rapporti con gli esercenti, e la profezia che la rete non sarebbe mai partita, ed è proprio questo settore che i predicatori di “oggi” vorrebbero addirittura far rimpiangere, forse perché dava ancora “spazio” all’inventiva artigianale su come “combinare” un apparecchio.

Il decreto AAMS di oggi riconosce la realtà del mercato, in virtù della quale l’”appalto principale” della gestione telematica non può essere mantenuto senza l’imprenditoria dei proprietari degli apparecchi da gioco (e degli addetti alla raccolta).
E’ oggi che si gioca la partita di ritorno rispetto a quella disputata nel 2004, persa a tavolino, ed è oggi che al gestore si presenta l’opportunità di giocarla in un contesto più tutelato, più chiaro sotto il profilo dei parametri economici di redditività, e senza l’handicap iniziale di dover giocare senza scendere in campo perché ………”fantasmi”.

Dopo Milano e Caserta si sono incontrati quasi 400 operatori, ai quali si rivolgono i sentiti ringraziamenti dell’Associazione per aver manifestato il loro apprezzamento per la strada intrapresa da AS.TRO.
Il successo dell’iniziativa di avvicinamento al territorio, arricchisce il palinsesto delle riunioni locali, ideate per accompagnare gli operatori AS.TRO al percorso dell’ALBO.
–    31 Maggio, Roma,
SHERATON GOLF PARCO DE’ MEDICI – Building n. 3 – VIALE REBECCHINI N. 39 (G.R.A direzione Fiumicino)
–    9 Giugno – Torino.
–    16 Giugno – Bari
–    23 Giugno – Rimini
Location in allestimento.

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