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Ristorno Preu in ragione di una percentuale della raccolta? Ipotesi molto plausibile

9 Marzo 2010

Negli ultimi mesi, uno degli argomenti centrali per la vita delle aziende di gestione è stata la comprensione del meccanismo attraverso il quale l’Amministrazione avrebbe quantificato il tributo percepito in eccesso, ma soprattutto del sistema attraverso il quale le “singole” raccolte avrebbero ricevuto l’attribuzione retroattiva dell’abbattimento del Prelievo.

Recentemente si è fatta avanti l’ipotesi secondo la quale il “quantum” da restituire al soggetto passivo di imposta, e da questi alla filiera della raccolta, potesse essere espresso attraverso un calcolo che sortisse l’effetto di “ridefinire” complessivamente l’aliquota del tributo per l’anno 2009, conteggiando il PREU in eccesso e esprimendolo in termini di percentuale sulla raccolta complessiva.

Tale sistema appalesa indubbie positività sia in termini di chiarezza che di facilità di calcolo, in quanto se ad esempio (e che si tratti di un esempio lo si ribadisce), dovesse essere appurato che lo 0,3% della raccolta è la percentuale che rappresenta il PREU versato in eccesso, ogni operatore potrebbe facilmente verificare la sua spettanza di eccedenza di raccolto inoltrato al Concessionario, attraverso la elementare applicazione di tale percentuale al COIN realizzato dalle slot in gestione.

In attesa di conoscere dati e comunicazioni ufficiali, auspichiamo che i tecnici dell’Amministrazione Finanziaria si orientino effettivamente su una soluzione di così evidente comprensione e chiarezza.
Resta ferma la questione inerente la inadeguatezza sopravvenuta della vigente legge sugli scaglioni di abbattimento del PREU, in quanto il comparto non può più contare sulla AWP come unico congegno da gioco a premio.
Le innovative VLT, infatti, presto o tardi realizzeranno una “loro” raccolta, e benché AS.TRO non creda alla cannibalizzazione delle slot da parte dei Videoterminali, è fisiologico sottolineare che una legge tributaria pensata senza VLT, debba essere riformulata dopo l’avvio dei comma sei lett. b).
Le parole pronunciate sul punto dal Direttore Generale di AAMS in Commissione Finanze sono di “conforto tecnico”, in quanto rappresentano una lucida presa di posizione dell’Amministrazione, ma la sensibilizzazione politica sull’argomento resta l’obiettivo dell’azione della rappresentanza di categoria.

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