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Dati della raccolta di Maggio: slot a 2.499 milioni, Vlt a 1040 milioni

21 Giugno 2011

Partendo dal presupposto che tutte le condizioni che hanno generato la “fantastica” raccolta del 2010 sono di difficile ripetizione, il volume di gioco delle awp mantiene livelli accettabili, soprattutto se si considera che le postazioni VLT avanzano di numero e che i videoterminali possono già definirsi congegni “conosciuti” dal pubblico.

Nel 2010, infatti, il comparto slot ha messo a frutto il “lancio” del comma sei a) e dei nuovi software di gioco strutturati per aggressive performance di esercizio, ritrovandosi anche delle tipologie di congegni molto fidelizzanti ed incentivanti grandi volumi di gioco, posto che la rispettiva percentuale di pagamento si è poi rivelata fuori controllo.

La tolleranza sul contingentamento, la tenuta del sistema di sicurezza della smart card, e i contenuti costi delle “rigenerazioni a distanza” degli apparecchi, hanno infine consentito la proliferazione delle postazioni da gioco legale, saturando il mercato con tendenziale assolutezza.

Il 2011 va pertanto considerato “ontologicamente e fisiologicamente” anno di “rimbalzo”, cui si somma un effetto – VLT, non trascurabile, benché assolutamente lontano dalle previsioni cannibalistiche che ne hanno accompagnato il varo.

Sulla base di queste premesse il primo semestre 2011 si avvia a delineare un anno dalla raccolta awp verosimilmente inferiore a quella del 2010, ma con margini effettivi di resa aziendale vicini alla assenza di variazione (al netto di una crisi che in Italia sta raggiungendo livelli “greci”).

L’UTILE aziendale, infatti, risulta oggi più tutelabile attraverso il maggior scrupolo nella scelta dei “motori di pagamento” a cui affidarsi, unitamente ad una maggiore attenzione alla individuazione di titoli di gioco più durevoli in quanto non sottoposti al costante aggiornamento.

L’imminente varo del nuovo contingentamento, poi, dovrebbe consentire un ulteriore balzo in avanti della raccolta e ridurre ulteriormente il gap del 2011 sul 2010, rendendo plausibile una previsione di aliquota Preu del 2011 sull’ordine del 12,35-12,42 per cento, “tutto sommato” ancora tollerabile senza l’incidenza negativa dei default strutturali di certe componenti meccaniche ed elettroniche delle awp e dei cambiamonete, che hanno contraddistinto l’anno passato.

Il potenziale “ringiovanimento / rinfoltimento” anche del panorama dei concessionari, poi, potrebbe portare a quegli effetti concorrenziali di abbassamento di alcuni costi, ulteriormente valutabili in termini di risparmio per il gestore e quindi di difesa della propria “resa aziendale”.

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