Skip to main content
Logo Confindustria
Know your limit. Play within it.

Trasformazione AAMS in Agenzia fiscale? Positivo passo solo con le risorse necessarie

26 Aprile 2010

Di questi tempi è di moda parlare di riforme a costo zero, di informatizzazione come panacea contro la burocrazia, di deregulation come antidoto alla complessità del sistema normativo italiano.
In questo consesso di entusiastica esaltazione dell’efficienza come obiettivo raggiungibile attraverso una mera disposizione normativa che ne preveda l’introduzione, si inseriscono le varie riforme introdotte negli Uffici della P.A., oramai improntati alla trasformazione in entità sempre più telematiche e, quindi, portatrici del progresso insito nel mezzo tecnologico su cui basare il proprio lavoro.
Nel comparto gioco, la trasformazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato in agenzia fiscale è progetto risalente di un paio d’anni, e nonostante le evidenti positività che gli analisti riconducono a tale evoluzione (introduzione audit, maggiore sinergia operativa con l’agenzia delle entrate, maggiore controllo ministeriale sulle linee guida dell’Ufficio), il “rilancio” intellettuale della “Agenzia del Gioco” si arena sistematicamente di fronte a difficoltà che taluno definirebbe di “cattiva burocrazia”, mentre altri chiamano “esigenze di coordinamento e finanziamento” dell’operazione.
E’ bene sapere, infatti, che cambiare mansioni a lavoratori, funzionari e dirigenti pubblici, necessita di confronti sindacali, adeguamenti salariali con mantenimento di eventuali diritti acquisiti potenzialmente perdibili, individuazione di risorse per i nuovi diritti eventualmente acquisibili, ma soprattutto un coordinamento che risolva le questioni attinenti sia alle piante organiche, sia alle mobilità tra Uffici che si vorrebbero far diventare “da cugini” a “fratelli siamesi”.
Che AAMS sia caratterizzata da serie carenze di organico è circostanza agli atti della Commissione Finanze della Camera, così come è altrettanto notorio che non si potrà protrarre all’infinito una situazione di sopperimento a tali carenze con la sola dedizione degli effettivi in servizio.
In considerazione del ruolo determinante che AAMS ricopre (già oggi, con l’attuale status), l’interesse primario che l’industria del gioco rappresenta al Governo è la necessità di dotare il predetto Ufficio Finanziario (peraltro molto “remunerativo” per le casse Erariali) di mezzi e risorse che consentano di svolgere le tante funzioni che oggi sono in capo ai Monopoli di Stato, tra le quali spiccano determinazioni di monitoraggio economico e progettualità di mercato che sicuramente nulla hanno a che fare con la natura fiscale dell’Ufficio, ma che costituiscono la colonna vertebrale degli sviluppi che il comparto registra sistematicamente.
Ben venga l’Agenzia, dunque, ma solo dopo aver consentito ad AAMS di consolidare una propria struttura che sia in grado di ottimizzare tutte le funzioni gestionali, regolamentari e di controllo, che le sono affidate dalla vigente normativa, attraverso una adeguata devoluzione di risorse che consenta agli Uffici, tanto a quelli periferici, quanto a quelli centrali, di realizzare il massimo delle rispettive performance.
Se, invece, si pretendesse di considerare lo strumento dell’AGENZIA FISCALE solo come operazione di architettura amministrativa di mero risparmio, allora l’opposizione dell’associazionismo di settore non potrà non farsi sentire.
Se è vero, infatti, che esiste ormai consolidata letteratura sull’incidenza dei costi della P.A. sulla c.d. spesa improduttiva del Paese, è altrettanto vero che il comparto del gioco gode, anche da questo punto di osservazione, di una situazione di oggettiva diversità rispetto ad altre realtà, che impone maggiore cautela rispetto a semplicistiche generalizzazioni.
Si ribadisce, infatti, che AAMS, non solo controlla e riscuote gettiti, ma costituisce elemento attivo della creazione stessa del flusso erariale che è chiamato a gestire, attraverso funzioni di pubblica managerialità di mercato che la assimilerebbero più ad un Ministero vero e proprio in luogo di un semplice “Ufficio fiscale del gioco”.

I NOSTRI PARTNER

Logo snaitech
Logo Astro
Logo codere
Logo ASTRO